Maggio, il mese della mamma. Ancora un pensiero per lei. Idee ‘di carta’ da realizzare con i bambini

Di Bruno Lorenzo Castrovinci*

Maggio, il mese delle rose, dei fiori, di una primavera che risveglia la natura e la colora di mille sfumature. Indubbiamente uno dei mesi più belli dell’anno ed è anche il mese dedicato alla mamma, colei che ci ha fatto nascere e che ha tracciato insieme al papà i sentieri della nostra vita.

Tutto comincia da bambini, senza saperlo parte del nostro futuro è scritto dai nostri genitori, sono coloro che ci hanno dato il nome, che hanno formato la nostra identità, è grazie a loro che abbiamo fatto i primi passi e iniziato quella corsa della vita che corre su binari di cui non sappiamo la destinazione.

Per celebrare la festa della mamma nello spirito che ha contraddistinto quest’anno scolastico delle alleanze per le alleanze tra scuola e famiglia, tra genitori e figli, tra scuola e territorio e,soprattutto tra maestri e alunni, uniti nell’etere delle lezioni a distanza, quello stato immateriale che solo la nostra immaginazione rende reale, anche questo compito di realtà è giunto al termine.

Il tema “Fiori di Carta per la mia mamma” apre il mondo laboratoriale degli origami, quell’arte di trasformare della semplice carta piegata in opere straordinarie.

E cosi è stato, e anche stavolta i risultati sono eccellenti. Gli alunni, aiutati dai loro genitori, dai loro nonni, dai fratelli e dalle sorelle, animati dalla passione che solo la creatività può dare, hanno realizzato dei bellissimi mazzi di fiori di carta come dono per le loro mamme.

Ma questo è anche l’ultimo compito di realtà di un anno trascorso,negli ultimi mesi, lontano dai banchi di scuola, senza gite, senza quel contatto umano che solo i compagni di classe sanno dare, primi complici della nostra vita, primi amici sinceri con i quali è bello ritrovarsi.

Immaginare un bambino che piega dei semplici pezzi di carta per dar vita a un capolavoro ci entusiasma e ci ricorda il bello di quell’età e quanto è grande l’amore per la mamma.

Ed è anche il compito che preannuncia la campanella dell’ultimo giorno di scuola, purtroppo ancora virtuale, ma che ci fa sperare che alla fine delle vacanze estive, potremmo forse tornare tra i banchi di scuola.

Curato dalle docenti d’arte dell’istituto, il compito è stato realizzato al chiuso della propria abitazione, con materiali di fortuna trovati tra le mura domestiche e questo rende i lavori prodotti ancora più autentici.

E’ la didattica per competenze che si sublima nella realizzazione di prodotti significativi, che avvia gli studenti verso un processo di apprendimento che li prepara per la vita e fa crescere quello spirito d’iniziativa e imprenditorialità che farà la differenza, da grandi, in tutti i settori del lavoro umano.

Allo stesso tempo si sviluppano le competenze di espressione artistica e culturale, e tenuto conto che il processo di apprendimento avviene prevalentemente da autodidatti, sfruttando i tutorial disponibili su YouTube, anche quelle di imparare a imparare.

Quindi, una costruzione delle conoscenze che, confluendo nelle abilità del fare, diventa competenza, e tutto partendo da semplici pezzi di carta.

E’ la scuola che si innova e rinnova in un processo continuo di cambiamento, condiviso, ostacolato, ma indubbiamente unico e che segna il vento delle Avanguardie Educative, tipico di chi fa innovazione, ricerca, scoperta di nuovi modi di essere e di fare.

E con questo compito chiudiamo il ciclo di un anno che, anche se limitato dalla pandemia in corso, ha prodotto numerosi risultati.

Ma la scuola non si ferma e continua; come sempre altre iniziative sono in cantiere e, presto, prenderanno forma.Pertanto auguri a tutte le mamme e un grazie a tutta la nostra comunità educante che fa del nostro istituto un cantiere infinito di idee e iniziative.

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*Dirigente Scolastico IC Brolo