L’87% dei posti di sostegno stabilizzati va al Mezzogiorno

Verso la stabilizzazione del sistema/3

Per la stabilizzazione dei posti di sostegno in deroga si prevedevano 5 mila unità, anche se sarebbe stato più ragionevole accentuare il consolidamento del sostegno, anziché dare la precedenza ai posti comuni, per contribuire ad assicurare maggior diritto allo studio a favore dei ragazzi con disabilità.

Alla fine, come si è visto, i posti di sostegno in deroga stabilizzati sono stati 3.600.

Dove sono stati assegnati? Quali territori ne hanno maggiormente beneficiato?

La Sicilia ha avuto 837 posti di sostegno stabilizzati, la Campania (810) e la Puglia (755).

Le altre regioni del Mezzogiorno non sono state da meno con la Calabria che ha avuto 376 posti di sostegno in deroga stabilizzati, l’Abruzzo 134 e la Basilicata 131.

Complessivamente il Sud ha avuto 2.243 posti di sostegno stabilizzati e le Isole 896, consentendo a tutto il Mezzogiorno di vedersi assegnare 3.139 posti di sostegno dei 3.600 stabilizzati, per una percentuale pari all’87,2%.

Fanalino di coda in questa molto discrezionale ripartizione alcune grandi regioni, come, ad esempio, la Toscana che ha avuto soltanto 24 posti di sostegno stabilizzati, l’Emilia Romagna 29, il Piemonte 31e il Veneto 32.

Dopo l’assegnazione di questa quota di posti stabilizzati, il sostegno dal 2017-18 dispone di 100.080 posti in organico di diritto; di questi, 30.384 sono al Sud (30,4% del totale), quasi 22 mila (22%) nel Nord Ovest, 13.500 (13,5%) nel Nord Est, quasi 20 mila al Centro (20%)

 È bene ricordare che, a fronte di un maggior numero di posti stabilizzati in organico di diritto, vi sono più spazi per i trasferimenti e per le assunzioni in ruolo, senza considerare che la stabilità dei posti è la base per assicurare continuità per gli alunni con disabilità.