Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Il sostegno può essere ridotto a causa della crisi finanziaria?

Quando con la legge finanziaria 2008 venne fissato in organico di diritto un limite massimo di posti di sostegno (90.032) con l’obiettivo di stabilizzarne una congrua quota, dalla Sicilia partirono ricorsi alla Corte costituzionale per delegittimare quel tetto fissato.

E la Consulta dichiarò illegittimo quel limite, consentendo a migliaia di famiglie di ottenere le ore di sostegno necessarie per i propri figli disabili senza limitazioni preventive.

Ma ora, proprio dalla Sicilia, sembra partire un’inversione di marcia, come ha denunciato la Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) che ha parlato di gravissimo rischio per i diritti delle persone con disabilità.

“Una sentenza del Tar Sicilia e una successiva sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) della Regione Siciliana – dice la Fish – mettono a rischio il principio del diritto allo studio, di fatto ammettendo che esso possa essere limitato per ragioni di bilancio”.

Fish ricorda che la giurisprudenza prevalente negli ultimi anni si è adeguata alle indicazioni della Consulta sul fatto che il sostegno scolastico vada garantito al massimo delle ore necessarie agli studenti con grave disabilità.

In effetti nel testo della sentenza si afferma che “la tutela incondizionata della salute non può per altro verso non subire oscillazioni, specialmente in tempi di crisi finanziaria acuta, come accade per la stagione attuale di finanza pubblica, che inevitabilmente si riverberano sulle scelte dell’Amministrazione, ogni qualvolta questa è chiamata a dover ponderarne la misura”.

E, dunque, legittimamente l’amministrazione – osserva la Fish – potrebbe limitare il sostegno scolastico a causa della crisi finanziaria.

Ma c’è un altro passaggio critico in cui si dice che “l’assistenza pubblica ai minori, in tutte le forme è da reputare in via di principio ‘sussidiaria’, o, comunque, non sostitutiva rispetto agli obblighi di assistenza ed educazione che prioritariamente incombono sui genitori che su di essi esercitano la potestà”. Per la Fish ora c’è il timore di una prevedibile emulazione che tale grave sentenza innescherà e sarà una rinnovata causa di esclusione di molte persone con disabilità.

Sarebbe incredibile e assurdo.

Nelle scuole statali della Sicilia sono inseriti quest’anno 21.962 alunni con disabilità; per loro sono funzionanti 12.898 posti di sostegno.

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