Gissi (Cisl Scuola): l’ANP preferisce il conflitto?

Aspra polemica tra la segretaria della Cisl scuola, Maddalena Gissi, e il neopresidente dell’ANP Giannelli, che in un’intervista su Scuola7 online aveva accusato i sindacati firmatari del contratto scuola di aver accettato aumenti modestissimi in cambio di maggior potere per sé stessi. Per Gissi “la tesi di Giannelli implica una premessa del tutto infondata, ovvero che ci fossero chissà quali margini per ottenere maggiori risorse, semplicemente rinunciando a qualche spazio di contrattazione”.  Se l’ANP pensa questo, replica la leader della Cisl scuola, allora “lo dica chiaramente, e se ne assuma la responsabilità”, allineandosi alle tesi dei movimenti antagonisti.
La sindacalista sottolinea che la contrattazione “non è il luogo in cui una parte impone all’altra il proprio volere: non lo è nella teoria, con un minimo di onestà intellettuale si dovrebbe riconoscere che lo è ancor meno nella pratica. È invece la sede in cui, agendo negli ambiti di pertinenza e nel pieno rispetto delle competenze di altri soggetti e organismi, si costruiscono punti di intesa che non si vede perché dovrebbero ostacolare l’azione di ‘governo’ da parte del dirigente, e non invece darle più solidità”.
La contrattazione, prosegue Gissi, è una pratica che richiede a tutti una spiccata attitudine all’esercizio responsabile dei ruoli di rappresentanza. “Chi spara sulla contrattazione, finisce solo per legittimare una concezione meramente conflittuale delle relazioni sindacali. Non pensiamo che possa tornare utile né ai dirigenti, né in generale alla scuola e a chi ci lavora”.