Germania:ridisegnata la geografia educativa

Il rapporto nazionale della Germania sul PISA 2006, pubblicato la scorsa settimana, ha rivelato un nuovo paesaggio educativo, suscitando  l’interesse dei principali mass-media tedeschi.

Il Land della Sassonia, che nell’indagine del 2000 si collocava al di sotto della media OCSE, ha scavalcato, seppur di stretta misura, la Baviera, tradizionalmente prima, ritrovandosi al primo posto in tutte e tre le competenze rilevate dall’indagine internazionale, in prossimità della performance di paesi come la Finlandia e la Corea. Accanto allo straordinario  progresso della Sassonia si registra negli altri Länder il miglioramento delle prestazioni degli alunni quindicenni. I miglioramenti hanno consentito alla Germania, che nel 2000 partiva da una collocazione al di sotto della media OCSE (molto vicina all’Italia) di superare tale media.

Anche la forbice tra il Land migliore e quello peggiore (Brema) si è andata progressivamente riducendo. Mediamente questa forbice si attesta a 46 punti. In Italia, nel campione di regioni testate (dodici più la provincia di Bolzano), la differenza media tra i punteggi più alti (Friuli Venezia Giulia) e quelli più bassi (Sicilia) è di ben 95 punti.

In generale sono state le regioni dell’ex Germania dell’est a fare bella figura. Manfred Prenzel, il responsabile nazionale del PISA, attribuisce tale successo in parte a fattori strutturali (organizzazione dei cicli scolastici, forte tradizione della cultura scientifica nella ex DDR) ma anche al fatto che nei cosiddetti nuovi Länder la politica educativa non è distratta da discussioni, spesso sterili, sulle riforme organizzative della scuola secondaria, la quale ha un suo assetto consolidato, e in cambio vi è la possibilità di dare maggiore spazio e attenzione a questioni più sostanziali, in particolare a come migliorare la qualità degli apprendimenti.

La rilevazione e la pubblicazione dei dati regionali si sono dimostrate in Germania un ottimo strumento per stimolare la riflessione sui sistemi educativi locali e per individuare strumenti migliorativi. La scelta dell’INVALSI di allargare a tutte le regioni italiane l’indagine PISA 2009, che si svolgerà la prossima primavera e avrà come focus le competenze di lettura, è sicuramente una scelta che va nella giusta direzione. Auguriamoci che, come in Germania, anche in Italia i risultati regionali possano portare ad una seria riflessione sui deficit formativi locali e sul come contenerli.