Il bullismo dilaga anche tra i più piccoli

La violenza tra bambini e tra ragazzi è un fenomeno sempre più pervasivo, occorre investire per prevenirlo, dando agli insegnanti gli strumenti per intercettarne i segnali“: lo afferma Ernesto Caffo, psichiatra infantile e presidente di Telefono Azzurro, commentando l’episodio accaduto nei giorni scorsi in una scuola media di Vicenza, dove un dodicenne è stato picchiato da alcuni compagni perché non indossava la felpa griffata preferita dal “branco”.
Anche se gli atti del bullo restano per lo più avvolti nel silenzio delle vittime, che spesso si vergognano o hanno paura – avverte Telefono Azzurro (www.azzurro.it) – rendendo incerte le reali dimensioni di questo odioso fenomeno (solo il 27,5% dei bambini chiedono aiuto a un adulto), il fenomeno del bullismo a scuola è purtroppo in aumento, come ha ricordato “Tuttoscuola” (TuttoscuolaFocus n. 126/223 del 5 dicembre 2005).
Secondo il sesto Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Telefono Azzurro ed Eurispes (2005), gli episodi di bullismo, prevalentemente brutti scherzi, provocazioni o prese in giro e offese immotivate, sono diffusi soprattutto nell’età delle scuole elementari e dei primi anni delle scuole secondarie di primo grado.
In base al rapporto, il 78,9% dei bambini afferma di utilizzare strategie attive contro il bullismo (in pratica, si difende dai bulli); quasi la metà, cioè il 42,3% dei bimbi tra 7 e 11 anni, dichiara di subire brutti scherzi, il 39,6% di subire provocazioni o prese in giro ripetute e il 33,6% offese immotivate e ripetute.
Purtroppo la scuola (32,3%) e la strada (27,3%) stanno diventando sempre più i luoghi privilegiati per le espressioni bullesche.