Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Docente-medico per le persone con disabilità? Ma chi l’ha detto?

È priva di fondamento la tesi interpretativa, resa pubblica da alcuni esponenti sindacali (peraltro contrari), secondo cui il Miur, in applicazione della legge 107/15, starebbe pensando di introdurre il “docente-medico”, come trasformazione della figura del docente specializzato per il sostegno.

A ritenere infondata l’ipotesi sono stati – con lettere a Tuttoscuola – Salvatore Nocera, responsabile del settore legale dell’Osservatorio scolastico dell’AIPD, Associazione Italiana Persone Down, aderente alla FISH, federazione italiana per il superamento dell’handicap (http://www.tuttoscuola.com/ts_news_717-1.docx ), e Luciano Paschetta referente nazionale per le tematiche dell’istruzione della FAND (Federazione delle associazioni nazionali dei disabili http://www.tuttoscuola.com/ts_news_717-2.docx ).

Salvatore Nocera ha ricordato in proposito che l’AIPD ha presentato alla Camera una proposta di legge, A.C. n. 2444, sul miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica, in cui, tra l’altro, si propone la creazione di un nuovo curricolo di specializzazione per il sostegno e la costituzione di quattro nuovi ruoli specifici per il sostegno; ciò al fine di realizzare una effettiva scelta professionale, come avviene per tutte le discipline curricolari, superando l’attuale commistione di cattedra curricolare ed utilizzazione sul sostegno.

La proposta prevede che dopo la laurea breve segua una laurea specialistica per la specializzazione del sostegno didattico; al termine di tale biennio un anno abilitante di tirocinio.

L’idea è stata sostenuta nell’Osservatorio presso il MIUR con richiesta che sia inserita nel decreto delegato. Come si può capire, nessuno sta pensando alla figura del “docente-medico”.

Sulla stessa linea anche Luciano Paschetta che ha ricordato come le medesime proposte contenute nel disegno di legge n. 2444 sono state ribadite nel corso dell’iter di consultazione del Governo sulla “Buona scuola”, e i cui principi sono stati inseriti nella legge 107/2015 (http://www.tuttoscuola.com/ts_news_717-3.docx ); principi che ora l’esecutivo deve rendere operativi con il previsto decreto legislativo.

Nella proposta la FAND prevede l’istituzione del ruolo dei docenti di sostegno con percorsi formativi che li portino ad una maggior specializzazione: è questa la pressante richiesta, sostiene Paschetta, che arriva dalle famiglie e anche dai dirigenti scolastici, quando si trovano di fronte a docenti di sostegno disorientati ed impreparati al compito.

Nel rapporto educativo con il disabile – scrive Paschetta a Tuttoscuola – l’esperto della disciplina è, e deve rimanere, il docente titolare: a lui spettano la responsabilità dell’insegnamento e della valutazione dell’alunno anche se con disabilità, mentre il docente di sostegno dovrebbe, affiancandosi al titolare nel progettare le diverse unità didattiche, suggerire le modalità di comunicazione, le metodologie, la didattica e gli strumenti necessari a rendere efficace l’insegnamento in presenza di alunni con determinate disabilità, diventando in tal modo un reale sostegno al consiglio di classe uscendo dalla “gabbia” che lo isola come “l’insegnante dell’alunno disabile”.

C’è differenza, conclude Paschetta, tra il sostenere la necessità di una maggior specializzazione e di maggiori competenze e l’affermare che si vogliono “medicalizzare” gli insegnanti.

Approfondiremo l’argomento nei prossimi giorni sul sito, seguite www.tuttoscuola.com

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