50.000 precari in servizio perderanno il posto

Un dossier di Tuttoscuola spiega perché

La notizia è contenuta, insieme a molte altre, in un corposo dossier che Tuttoscuola pubblica tempestivamente sull’ultima versione del Disegno di legge sulla Buona Scuola licenziato dal Ministero dell’istruzione e da quello dell’economia e finanze prima di essere incardinato alla Camera.

Il dossier, pubblicato sul portale di Tuttoscuola comprende 21 schede analitiche con osservazioni e approfondimenti sui temi affrontati nel provvedimento oltre al testo del Disegno di legge, e della relativa relazione tecnica.

La questione che sta preoccupando i docenti con contratto a tempo determinato con una anzianità di servizio superiore ai 36 mesi, che sono decine di migliaia (indiscrezioni raccolte da Tuttoscuola in ambienti Miur parlano di 40-50.000), è quella sollevata dall’articolo 12 del Disegno di legge che, in ossequio alla nota sentenza della Corte di Giustizia europea che ha condannato l’Italia per avere reiterato contratti a tempo determinato oltre i canonici 36 mesi di durata complessiva, dispone che “I contratti a tempo determinato stipulati con personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di 36 mesi, anche non consecutivi.”

Ciò significa che questi docenti, chiamiamoli “triennalisti”, attualmente in servizio, non potranno lavorare l’anno prossimo. Al loro posto saranno chiamati altri docenti “biennalisti” che, dopo un altro anno di servizio, non potranno nuovamente essere nominati, e così via.

Il divieto, data la perentorietà, non ammette ulteriori deroghe per non violare la sentenza della Corte che ha fissato ai 36 mesi il limite invalicabile.

Per questi docenti non sono previste misure che rendano meno assillante la prospettiva della disoccupazione perché il Fondo di 10 milioni per fronteggiare sentenze per il risarcimento dei danni conseguenti alla reiterazione di contratti a termine per una durata complessiva superiore a 36 mesi non è destinato a loro. Infatti, il secondo comma dell’articolo 12 riguarda le situazioni pregresse: “Nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, è iscritto il Fondo per i pagamenti in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali aventi ad oggetto il risarcimento dei danni conseguenti alla reiterazione di contratti a termine per una durata complessiva superiore a 36 mesi, anche non continuativi, su posti vacanti e disponibili, con la dotazione di euro 10 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016”.

In conclusione questa dei triennalisti, per la maggior parte di giovane età, è una nuova questione che si porrà con rischio di un contenzioso infinito e una dispersione di professionalità negativa per la scuola.

Di fatto decine di migliaia di docenti oggi in cattedra con un contratto a tempo determinato perdono – se non cambieranno le cose – la possibilità di avere un posto, sia pure a termine, il prossimo anno scolastico.

Come affronterà questo tema il Parlamento?

Il dossier di Tuttoscuola, un vero e proprio “Instant book” sulla riforma della scuola proposta dal Governo Renzi, comprende un lessico della Buona Scuola per orientarsi nella lettura dei 24 densi articoli che compongono il Disegno di legge, una scheda analitica con osservazioni e approfondimenti su 21 temi affrontati nel provvedimento, il testo predisposto dal Governo e la relativa relazione tecnica.