Giannini entra nel Pd

Stefania Giannini, ministro dell’istruzione, lascia Scelta Civica insieme a quasi tutti i senatori eletti nelle scorse consultazioni politiche sulle liste del partito fondato da Mario Monti, che raccolse circa il 10% dei voti (Gianluca Susta, Alessandro Maran, Linda Lanzillotta, Pietro Ichino, Ilaria Borleti Buitoni, Irene Tinagli e Carlo Calenda, viceministro allo Sviluppo economico). 

Per Giannini Scelta civica “ha esaurito la sua funzione” e il prossimo obiettivo dei fuoriusciti  è l’aggregazione con il Partito democratico.

Si rafforza dunque il partito guidato dal premier Matteo Renzi, che nei giorni scorsi aveva loro rivolto un appello per un “approdo comune”. Ho molto apprezzato il contributo leale arrivato dai senatori di Sc sia sul cammino delle riforme istituzionali ed economiche sia in occasione della elezione del capo dello Stato”, aveva detto il premier.  Tra i senatori Sc solo Mario Monti e il sottosegretario Benedetto Della Vedova non hanno raccolto l’appello.

Nel partito resta il deputato  Enrico Zanetti, che in una nota sostiene di “trovare stupefacente il comunicato del premier Matteo Renzi, per l’occasione nella veste di segretario del Pd, in cui ringrazia i senatori di Scelta civica per aver votato le riforme e il presidente della Repubblica. Mi risulta che anche i nostri deputati non siano mai stati da meno. Ma la classe non e’ acqua. Domenica noi faremo il nostro congresso e se magari Renzi fa un salto riesce pure a spiegarci di quali approdi comuni parla e scusarsi con i nostri parlamentari“.