Forum con il ministro Giannini presso l’agenzia Ansa

Si è concluso, sul sito dell’agenzia di stampa Ansa, un forum con il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Di seguito pubblichiamo le dichiarazioni che ci paiono più interessanti.

Circa la riforma della scuola, il ministro spiega che il tema principale del provvedimento è “l’assorbimento del precariato storico: per noi è essenziale che ci sia certezza su chi insegna nel corso di un ciclo scolastico. Altro tema caldo l’avanzamento in carriera legato al merito”.

Il ministro rassicura li ricercatori sui possibili tagli dovuti alla spending review: “Stiamo cercando però di razionalizzare le spese. Un miliardo e 700 mln sono dedicati alla ricerca non universitaria in Italia, ma una parte importante è veicolato per capitoli che non sono la vera e propria ricerca. La ricerca italiana deve acquisire libertà di movimento che caratterizza l’estero. Fondamentale poi è dare alla ricerca regole chiare: per chiamata, per tipo di investimenti etc. Creare condizioni tali da poter non solo esportare ma anche”importare” menti”.

Sulla nuova maturità, il ministro annuncia che si riunirà “con i direttori per decidere le modalità di applicazione della norma Gelmini, ora entrata a regime. Altro punto sono le commissioni esterne non si abbinano bene a una scuola che si prende cura di sè, e questa potrebbe essere un cambiamento. E’ all’ordine del giorno un ripensamento del quizzone ma non ci sono attualmente altre novità in merito”.

Sull’internazionalizzazione del nostro sistema scolastico e formativo, Giannini nega che in Italia vi sia una fuga di ragazzi all’estero per studiare, “ma l’Italia, anche questo aspetto va sottolineato, non attrae studenti dall’estero. La risposta è rendere competitiva l’offerta formativa”. Per quello che concerne l’università, il ministro sottoporrà “ai 27 ministri dell’Istruzione il piano che l’Erasmus diventi curriculare”,  “una specie di ‘Erasmus per tutti‘”.

Sulle graduatorie di accesso al ruolo e alle supplenze nella scuola, il ministro ribadisce: “L’attuale suddivisione del precariato scolastico ha impedito la certezza della programmazione e anche di poter avere una assunzione regolare e a ciclo continuo, come si dovrebbe. Si è sopperito a queste mancanze facendo tirocini attivi etc ma questo ha dato l’illusione di poter entrare. Sbloccare le graduatorie fa sì che si possano bandire già un concorso quest’anno. Per le supplenze brevi, si attingerà a chi è rimasto fuori in questa prima battuta ma c’è la possibilità di partecipare al concorso”.