Bastico (Pd): la scuola ha già dato. No a tagli diretti o indiretti

Ore di preoccupazione e di attesa per sapere se e cosa la legge di stabilità prevede sulla scuola.

Il testo della legge, approvato nei suoi aspetti sostanziali, è in via di definizione e, come capita in questi casi, i tecnici e i funzionari dei ministeri lo stanno mettendo a punto, forse tenendo conto anche delle più forti reazioni alle voci uscite o fatte uscire dai palazzi del potere.

Sono ore, queste, in cui si possono giocare correttivi e puntualizzazioni.

Ne è convinta la sen. Mariangela Bastico (PD), già vice-ministro all’istruzione.

La scuola pubblica ha già dato, ha dato tanto, contribuendo in modo significativo alla riduzione della spesa pubblica.  Mentre  gli altri settori delle pubbliche amministrazioni hanno aumentato la spesa, la scuola l’ha ridotta negli ultimi tre anni per più di 8 miliardi di euro.

Volere incidere ancora sull’investimento in istruzione, per il quale siamo i penultimi tra i paesi dell’OCSE,  è una  scelta incomprensibile ed inaccettabile, sia che si tratti di tagli diretti sia indiretti. Non mi è chiara, peraltro, questa distinzione sottolineata dal Ministro Profumo. Ma una cosa è certa: la scuola ha necessità di più risorse, ben finalizzate per elevare la sua qualità, non certo di tagli ulteriori!” 

Auspico –  ha continuato Bastico – che il governo non abbia fatto  scelte così gravi nel disegno di legge di stabilità e che, se le avesse fatte, voglia accogliere le modifiche che matureranno nell’iter parlamentare, per introdurre elementi di equità e di prospettive future. Ricordo al Governo che, sulla base delle valutazioni della Banca d’Italia e della Banca mondiale, non c’è investimento che crei maggiore PIL e ricchezza rispetto a quello in istruzione.