31 ragazzi su 100 non arrivano al diploma

Ancora una volta i dati ufficiali del Miur sulla situazione di fatto delle scuole statali italiane, relativa all’anno scolastico 2009-10, confermano una pesante “dispersione” di studenti nel percorso della scuola secondaria superiore.

Non si tratta di studenti in ritardo scolastico per ripetenze, ma di veri e propri abbandoni lungo il percorso quinquennale. Al termine dell’ultimo quinquennio mancavano all’appello 190 mila ragazzi dei 616.600 iscritti al primo anno nel 2005-06, pari al 30,81%.

Il dato è pressoché identico a quello di un anno fa quando la dispersione registrata era stata del 30,89%, ma migliore di quello dei cinque anni precedenti quando la percentuale, in lentissima diminuzione, oscillava tra il 33% e il 32%.

Nei licei la dispersione tende ad aumentare, sia al classico sia allo scientifico, dove si è registrato rispettivamente un tasso di dispersione del 19,28% al classico (l’anno prima era stato del 17,81%) e del 21,97% allo scientifico (l’anno precedente era stato del 21,05%).

C’è da osservare che al boom di iscrizioni ai due licei degli ultimi sette-otto anni ha fatto riscontro un aumento della dispersione. Ad esempio, al termine del quinquennio 2001-02/2005-06 al liceo classico la dispersione era risultata pari al 15,31%, cioè esattamente quattro punti sotto l’ultima dispersione registrata al termine del quinquennio concluso quest’anno. In modo simile al liceo scientifico, dove il boom di iscrizioni è cominciato prima che al classico, al termine del quinquennio 1999-00/2003-04 la dispersione era stata del 17,77%, cioè oltre quattro punti in percentuale al di sotto del tasso di dispersione di questo ultimo anno.

Negli istituti professionali dove la dispersione da sempre resta più alta che in altre tipologie di istituto, quest’anno è stata del 44,40%, ma c’è da dire che cinque anni fa era ancora di sei punti sopra (50,57%), poi scesi lentamente al ritmo di 1,5 punti all’anno.

Anche i tecnici, lentamente, stanno riducendo la dispersione, anno dopo anno: nel 2009-10 è stata del 30,65%, uguale a quella del 2008-09, ma inferiore a quella dei due anni precedenti rispettivamente di un punto e di due punti in percentuale.