Intervista alla scrittrice Mary Pope Osborne

Si parla de "La magica casa sull'albero". Intervista a cura di Antonella Calzolari

Strenua viaggiatrice fin da bambina, Mary Pope Osborne, natia dell’Oklahoma, ha visitato in lungo e in largo non solo gli Stati Uniti e l’America ma anche l’Europa e l’Asia. E’ sempre stata attratta dai vari luoghi geografici e dalle epoche passate e la sua collana La magica casa sull’albero, che annovera decine e decine di titoli, rappresenta un vero successo editoriale.

In Italia, dove ha condotto recentemente un tour, i suoi libri sono pubblicati dalla casa editrice Piemme – Il Battello a Vapore, per i quali sono appena usciti i volumi Leonardo e la macchina volante, ambientato tra i grandi artisti della Firenze rinascimentale, e Guida ai pinguini. Pare che l’idea della collana sia sorta nell’autrice durante una passeggiata in un bosco insieme al marito, trovando una vecchia casa abbandonata. Nella fantasia della Osborne la casa si è arricchita di tantissimi libri, che ai due bambini protagonisti delle storie basta aprire per viaggiare in tutti i tempi e in tutti i luoghi.

D. Il suo successo editoriale è ormai davvero enorme, i piccoli inseparabili fratelli Jacki e Annie, hanno un amplissimo pubblico e trasportano con loro, su La magica casa sull’albero, migliaia di giovani lettori in numerosissime avventure in luoghi e tempi diversi e lontani. Quando ha cominciato a scrivere e come è approdata all’idea di questa fortunata serie?

R. Ho iniziato a scrivere 30 anni fa. Avevo scritto circa 20 libri prima di iniziare a lavorare a La Magica Casa sull’Albero nel 1991. Mi ci è voluto quasi un anno per farmi venire l’idea giusta su come far viaggiare nel tempo due bambini. Ho provato con la cantina magica, il flauto magico, un magico studio d’artista, un museo magico…ma nessuno sembrava fare al caso nostro. Un giorno mio marito Will ed io mentre passeggiavamo nei boschi abbiamo visto una vecchia casa sull’albero. Era arrivata l’illuminazione…una magica casa sull’albero, piena di libri, che potesse condurre i bambini dove volevano loro, nello spazio e nel tempo, solo puntando il dito sull’illustrazione di un libro. E adesso, quasi 20 anni dopo, sono alle prese col titolo numero 46 della serie.

D. La casa sull’albero è piena di libri. Questo sembrerebbe essere un’indicazione per i suoi lettori affinché si affidino alla lettura non solo per entrare nel mondo dell’avventura ma per conoscere ed avere una quantità di informazioni. Quale pensa sia il modo migliore di avvicinare un bambino alla lettura?

R. Io credo che i bambini imparino di più ad amare la lettura quando si identificano con i personaggi che li conducono dentro grandi avventure. Per fortuna, il più delle volte, i bambini si dimenticano che stanno leggendo e si “immergono” nella storia. Una volta che loro sperimentano questa magia, sapranno per sempre che la lettura può essere una piacevole fuga dal mondo per loro.

D.I suoi libri sono ricchi di apparati didattici e di schede informative. Cosa risponderebbe a coloro i quali affermano che ciò che è prettamente didattico allontana i bambini e i ragazzi dal piacere della lettura?

R. Io spero che i miei lettori si appassionino ai miei libri perché sono eccitanti e pieni di avventure. Una volta che li hanno terminati, magari avranno la sensazione che hanno anche imparato qualcosa di nuovo. Mi piace pensare che sto sperimentando coi miei libri l’idea che imparare possa essere divertente.

D. Può descriverci più direttamente i protagonisti delle avventure da lei inventate, Jacki e Annie? Cosa c’è dietro i loro personaggi? Quali messaggi incarnano idealmente? Quali valori?

R. Jack e la sua sorellina Annie sono due bravi bambini. Amano la vita, amano aiutare gli altri, amano gli animali, la natura e imparare nuove cose. E loro provano un enorme rispetto e amore reciproco. Tutte queste cose sembrano sdolcinate e vecchio stile ma la cosa meravigliosa è che i bambini di ogni angolo della Terra ( i libri sono pubblicati in 31 paesi) sembrano identificarsi con Jack e Annie. Questo non può che riempirmi il cuore di buone speranze.

D. La magia pervade tutti i suoi libri. Qual è il suo rapporto con “il magico”?

R.Per me leggere è magico. Ho proprio una dipendenza dalla lettura. Leggo tutto il tempo che posso, non potrei vivere senza i libri. La lettura è la porta d’ingresso verso altri mondi e altri luoghi e per entrare nella mente e nel cuore di altre persone. E non c’è niente di più magico.

D. Quali sono gli ingredienti fondamentali di un buon libro per bambini?

R. Penso che gli aspetti fondamentali di un libro per ragazzi di successo sia che i lettori si dovrebbero identificare con i protagonisti, non importa che si tratti di esseri umani, animali o creature mitologiche. Una volta che i bambini si sono identificati con un personaggio, essi possono diventare qualcosa di più grande di loro stessi…possono essere una principessa, un topolino, un mostro marino; o possono viaggiare nel tempo su di una magica casa sull’albero. Se ami leggere, nulla sarà impossibile.

D. Qual è il suo rapporto con i suoi piccoli fans? Come avvengono gli incontri con i suoi lettori?

R. Per quasi 20 anni, ho incontrato i miei giovani lettori nelle scuole, nelle biblioteche, nelle librerie e per le strade e i negozi della mia città. Non riesco nemmeno immaginare che tra i molti lettori che ho incontrati alcuni sono cresciuti e i primi di loro sono pure divenuti adulti. La cosa meravigliosa, ovviamente, è che ne arrivano sempre di nuovi; e loro sembrano eccitati ed entusiasti come i primi che avevo incontrato tanto tempo fa, all’avvio della serie.

D. In quale Paese si sente più rappresentata, dopo la sua nazione ovviamente, e perché?

R.Sono numerosi i paesi in cui i miei libri sono dei bestsellers: Giappone, Germania, Francia, Corea e Italia. E io li ho visitati tutti, a parte la Corea.

D. Qual è il genere letterario che legge con maggiore piacere?

R.Amo leggere i libri di filosofia, soprattutto quelli della filosofia cristiano occidentale come S. Agostino e S. Tommaso. Ma adoro altrettanto Dante.

D. Vuole dire qualcosa ai suoi lettori italiani?

R.Ai miei lettori italiani vorrei dire che mio marito ed io amiamo il vostro paese. Mio marito sta addirittura studiando la vostra lingua da diversi anni. Lui adora la vostra musica e sta provando anche a imparare gli accordi delle canzoni più celebri. Io amo soprattutto la storia dell’arte italiana. E non è un caso che ben tre dei libri de La Magica Casa sull’Albero siano ambientati in Italia, e credo che ce ne potranno essere altri in futuro.