Maestro unico solo a richiesta?/1. Aprea apre…

E se la classe col maestro unico, anziché essere il modello ordinario, fosse attivata solo sulla base di specifiche richieste delle famiglie? Tuttoscuola lo sostiene da quando è stato presentato il testo del decreto (v. TuttoscuolaNEWS n. 358 dell’8 settembre scorso). L’ipotesi è ora contenuta nella bozza di parere sul Piano programmatico per la scuola predisposta dalla presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea, che sembra voglia tenere conto anche della posizione dell’opposizione che durante la discussione del decreto legge aveva presentato un puntuale emendamento.

Il documento, che sarà discusso ed approvato il prossimo 27 novembre, subordinerebbe il parere favorevole della Commissione al recepimento, da parte del Governo, di una serie di condizioni, tra le quali quella “che l’attivazione di classi affidate a unico docente, funzionanti per un orario di 24 ore settimanali, sia effettuata sulla base di specifiche richieste delle famiglie“, e che alle classi funzionanti a tempo pieno siano in ogni caso “assegnati due docenti per classe“.

Nel parere si affrontano anche altre questioni come quella del tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado, per il quale si richiede che siano ridotte le classi funzionanti con il tempo prolungato, in assenza di richiesta effettiva delle famiglie” (si fa qui riferimento al dato evidenziato dal dossier “Risparmi & Qualità” di Tuttoscuola: il tempo prolungato è organizzato oggi per 433 mila alunni, ma ne usufruiscono solo in 323 mila) e che “sia previsto l’aumento del numero minimo medio degli alunni per classe, e non quello del numero massimo“. Elementi che apportano significativi miglioramenti al testo del piano programmatico, che come noto contiene punti di indubbia debolezza (v. TuttoscuolaFOCUS n. 255/361).