‘Buona Scuola’: iniziative Age e Gilda

Una associazione, Age (Associazione italiana genitori) ha deciso di affiancare alla consultazione promossa dal Governo sul documento ‘La Buona Scuola’ una propria iniziativa consultiva per il tramite di un questionario ad hoc, mentre un sindacato, la Gilda degli insegnanti, invita a partecipare in massa alla consultazione governativa, ma per protestare. E promuove a sua volta un sondaggio.

Il questionario dell’Age è rivolto in particolare ai genitori che fino al 10 ottobre potranno rispondere attraverso il sito associativo www.age.it/questionario/. “L’indagine è rivolta – spiega il presidente nazionale, Fabrizio Azzolini – non solo ai soci Age ma a tutti i genitori che vorranno aderire all’iniziativa, così da far emergere il pensiero delle famiglie italiane sulle linee guida della riforma della scuola, proposta dal governo Renzi”. Non si tratterà però, precisa l’Age, di una doppione della consultazione del governo sul piano scuola. “Il questionario, infatti, intende approfondire in particolare alcuni temi della riforma più vicini agli interessi e alle aspettative delle famiglie e degli studenti”.

Tra le aree oggetto dell’indagine dell’Age: gli organi collegiali nella scuola dell’autonomia, la qualità della formazione dei docenti e del sistema educativo-formativo, la libertà di scelta educativa delle famiglie, l’inclusione scolastica. E ancora: l’autonomia della governance scolastica, l’alternanza scuola-lavoro, l’edilizia scolastica, la valutazione degli esiti dell’azione didattica e, quindi, degli insegnanti.

Anche la Gilda degli insegnanti si impegna a promuove la partecipazione in massa degli iscritti al questionario governativo, ma lo fa con spirito polemico: il dirigente nazionale del sindacato Gianluigi Dotti ne fa infatti una forma di protesta: “Visto che il Governo ha messo online un questionario aperto a tutti per sapere cosa pensa la gente del piano scuola, inondiamoli di risposte”. Il sindacalista precisa subito però che “l’idea del questionario è buona sulla carta ma truffaldina nella realtà, perchè anche se è aperto a tutti alla fine sarà il Governo a decidere chi ascoltare e chi no”. Comunque “inviare al ministero quanti più questionari possibili servirà a far capire al Governo cosa pensiamo di questo piano, che ha qualche luce ma anche molte ombre”.

La Gilda ha inoltre deciso di avviare una consultazione parallela a quella del Governo, come spiega il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio, “perchè riteniamo essenziale acquisire prima di tutto il parere degli insegnanti impegnati ogni giorno a #farelabuonascuola mentre la politica conia slogan ‘tutto fumo e niente arrosto’. Perciò invitiamo tutti i professionisti della scuola a cogliere questa occasione e a partecipare“.

Il sondaggio, partito ieri, si articola in nove quesiti riguardanti scatti di anzianità, precari, reclutamento, carriera, merito, programmi di studio, alternanza scuola/lavoro, e finanziamenti privati alla scuola pubblica statale. I partecipanti possono scegliere tra quattro opzioni di risposta per esprimere il loro livello di gradimento delle proposte avanzate su questi argomenti dal progetto Renzi-Giannini.