Bocciature Pontremoli: ecco le motivazioni

Non hanno raggiunto i requisiti minimi per la sufficienza, tra cui saper leggere, almeno in stampatello, e saper far di conto. Queste in sintesi le motivazioni che hanno portato alla conferma della bocciatura dei cinque alunni di prima elementare della scuola ‘Giulio Tifoni’ di Pontremoli dopo la ripetizione degli scrutini disposta dal Miur a seguito di un’ispezione ministeriale.

Nei giorni scorsi la scuola ha inviato i verbali dei nuovi scrutini all’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana. In questo modo la decisione presa dalla scuola è definitiva.

Il Miur, tuttavia, avrebbe manifestato l’intenzione di eseguire nei prossimi mesi ulteriori accertamenti sull’istituto. Sotto la lente d’ingrandimento del ministero potrebbero finire le modalità di conduzione dei corsi di recupero, che i bimbi bocciati hanno seguito senza successo.

Intanto, per il mese di settembre, l’Ufficio Scolastico Regionale organizzerà per tutti i docenti della Toscana corsi di formazione specifici, sui temi della valutazione e dell’accompagnamento dell’apprendimento dei bambini in situazioni di difficoltà.

Sul caso di Pontremoli Tuttoscuola ha già osservato che la normativa vigente consente, sia pure in casi eccezionali, di non ammettere alunni alla classe successiva. Quindi o si modifica la normativa eliminando del tutto la possibilità di far ripetere l’anno, superando la nozione di ‘requisiti minimi’, oppure le valutazioni dei docenti vanno accettate anche quando comportano la ripetizione dell’anno. Il resto è ipocrisia.