Mascherine gratuite per scuole e studenti. Per i banchi monoposto attendere esito della gara. L’audizione del commissario straordinario, Domenico Arcuri. [VIDEO]

Il costo delle mascherine per personale scolastico e studenti sarà completamente a carico dello Stato, due milioni di test sierologici sono praticamente pronti, mentre per gli arredi si dovrà attendere la fine della gara. “Io credo che con questi presupposti temporali, cronologici ed emergenziali si sia fatto tutto quanto era possibile fino a questo momento”. E’ quanto dichiarato dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, nel corso dell’audizione presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari, e svolta dalla Commissione Cultura svolge ora l’audizione del, in materia di avvio dell’anno scolastico 2020/21 e di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica nelle scuole.

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“La riapertura in sicurezza delle scuole a partire dal prossimo mese di settembre credo debba essere un presupposto importante e condiviso da tutti – ha detto Arcuri -. La nostra società deve poter recuperare accettabili livelli di normalità che purtroppo in questa drammatica emergenza ha dovuto accantonare. La sicurezza consta di una serie di azioni che per il tramite degli uffici del commissario straordinario si stanno realizzando”.

Il commissario ha quindi avviato il suo intervento con un excursus temporale: “Lo scorso 28 maggio il Cts, che sapete essere coinvolto sin dall’inizio nella gestione dell’emergenza, ha approvato un primo documento che elenca le misure che ritiene necessarie per il contenimento del Covid 19 nella scuola. Ha indicato le precondizioni che studenti e personale docente e non docente devono garantire per accedere all’edificio scolastico e attualmente racchiuse nell’assenza di sintomatologie. Ha poi deciso che per l’ingresso a scuola non è necessaria la misurazione della temperatura corporea, ha definito la necessità di un distanziamento fisico e che il layout delle aule deve essere rimodulato garantendo un distanziamento di almeno un metro. Ha poi elencato una serie di misure igienico sanitarie con disponibilità in tutti gli edifici di materiale per l’igiene, ha previsto la fornitura delle mascherine e ha poi esplicitato che per le scuole dell’infanzia le mascherine non dovranno essere indossate”.

“Il successivo 22 giugno – ha quindi continuato Arcuri – il Cts ha meglio precisato che il layout della aule deve prevedere l’adozione di banchi monoposto ove questi siano necessari per una migliore utilizzazione degli spazi. Sempre il 22 giugno ha previsto come necessario un programma di screening nazionale per verificare la situazione sanitaria del personale scolastico prima dell’avvio dell’anno scolastico. E’ stato quindi predisposto il quadro delle misure per garantire la riapertura delle scuole in sicurezza”.

Mascherine e gel disinfettante gratis nelle scuole

“I miei uffici – ha detto ancora il commissario straordinario – hanno quindi predisposto la disposizione giornaliera e gratuita di 11 milioni di mascherine chirurgiche per il personale docente e non docente e per gli studenti. Invieremo inoltre, sempre gratuitamente, alcune quantità di gel disinfettante nelle scuole del territorio”.

Conclusa la gara per fornire 2 milioni di test sierologici per il personale scolastico

“Abbiamo poi bandito una gara pubblica europea accelerata che si è conclusa ieri per dotare di 2 milioni di test sierologici per eseguire la campagna di screening che il Cts ha richiesto”, ha detto ancora Arcuri. “I test verranno somministrati dai medici di famiglia e Asl al personale scolastico e servirà a dimostrare la loro situazione sanitaria e quindi la loro compatibilità con la presenza nelle scuola. Per la quota di personale che dovesse risultare positiva e stata prevista la somministrazione del tampone. E in corso di elaborazione una campagna di comunicazione mirata. Stiamo lavorando con le associazioni rappresentative dei medici e del personale scolastico per garantire una maggiore partecipazione possibile al test a titolo gratuito per garantire una riapertura in sicurezza. L’indagine per gli studenti avrà a che fare con i test molecolari. Quanto ai test sierologici il 9 luglio abbiamo bandito una gara europea, il 17 luglio abbiamo concluso il termine per la presentazione delle offerte che sono state 59. Ieri è stata aggiudicata. Questa campagna si concluderà quindi prima della riapertura delle scuole”.

Banchi monoposto: attendiamo l’esito della gara

“Per quanto riguarda la questione relativa ai banchi,  il ministro Azzolina ha inviato a me una comunicazione con la quale manifestava l’esigenza ribadita dal cts per cercare circa 3 milioni di banchi monoposto, 2,2 milioni per le scuole secondarie e 800mila per le primarie. Le scuole hanno comunicato i loro fabbisogni. Il 20 luglio – ha continuato Arcuri – è stata bandita una gara pubblica europea con una procedura semplificata e trasparente per i banchi di monoposto, attualmente in corso. Il 5 agosto è il termine ultimo per la presentazione delle offerte, il 12 agosto è quello per la sottoscrizione dei contratti, l’8 settembre il termine per l’avvio delle consegne prorogabile al massimo al 12 settembre.  La gara verrà assegnata a chi farà l’offerta più vantaggiosa. Attendiamo l’esito della stessa. Certamente il fabbisogno richiesto al mercato è un fabbisogno straordinario. La produzione e distribuzione di banchi scolastici è di norma clamorosamente inferiore. Credo che il requisiti della sicurezza prevalga. La gara è una gara come sempre trasparente, accelerata, pubblica ed europea. Sappiamo che la produzione italiana dichiara di non poter far fronte al fabbisogno dichiarato nella gara. Io credo – ha concluso il commissario straordinario – che la combinazione possibile tra la sicurezza e trasparenza sia stata finora rispettata. Ci riserviamo di comprendere quante offerte riceveremo. Con questi presupposti temporali, cronologici ed emergenziali si sia fatto tutto quanto era possibile fino a questo momento. Attendiamo con pazienza l’andamento della procedura competitiva che ritengo doveroso aver avviato”.

Aprea (FI): “Difficile credergli”

“Difficile credergli, eppure il Commissario Arcuri, in audizione alla Commissione Cultura alla Camera, ha ostentato sicurezza e nessun dubbio rispetto alla fornitura di banchi e mascherine alle scuole entro il 12 settembre. Il tempo è davvero poco, eppure il Commissario Arcuri ha confermato che entro il 12 settembre saranno consegnati alle scuole due milioni e mezzo di banchi, tra tradizionali e innovativi, e 11 milioni al giorno di mascherine per il personale scolastico e gli studenti italiani”. Lo afferma in una nota Valentina Aprea, deputata azzurra e responsabile nazionale del Dipartimento Istruzione di Forza Italia.

“Numeri da brivido – continua Aprea -, considerando che i produttori italiani li ritengono inaccettabili, perché impossibili da rispettare le condizioni di gara. Sarà a questo punto importante capire da dove arriveranno così tanti banchi in così poco tempo e se avranno la certificazione UNI EN richiesta dall’Europa. Intanto sui territori c’è tanta confusione visto che sia gli enti locali che le scuole avevano, con i precedenti decreti emergenziali, e con i fondi del Ministero dell’Istruzione, provveduto in parte ad acquistare sui territori arredi e mascherine. Anche rispetto ai milioni di mascherine che occorreranno, il Commissario Arcuri ha dichiarato che non ci saranno problemi. Ma ci chiediamo quando pensa il Commissario di consegnarle alle Scuole? Ci auguriamo che lo faccia prima dell’inizio dell’anno scolastico, altrimenti tra consegna dei banchi, consegna delle mascherine, sanificazione degli ambienti e corsi di recupero sarà una tempesta perfetta”. Dichiara ancora l’Onorevole Aprea e conclude “anche sui test sierologici il Commissario Arcuri ha ostentato sicurezza ed ha dichiarato che il quantitativo previsto coprirà anche la richiesta di test sierologici anche per i supplenti. Noi continuiamo a credere che sarebbe stato meglio coinvolgere con i dovuti finanziamenti gli enti locali e le Scuole e costruire un progetto industriale piuttosto che improvvisare una gara all’ultimo momento alla quale le aziende italiane rischiano di non partecipare, mettendo così in ginocchio un settore di produzione nazionale”.