Al via il Premio Nazionale Insegnanti/1. Va… alle scuole

Il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha avviato la scorsa settimana la fase operativa della prima edizione del Premio Nazionale Insegnanti, realizzato in collaborazione con il Global Teacher Prize, che la vulgata giornalistica ha ribattezzato ‘Nobel degli insegnanti’: un premio di un milione di dollari messo in palio dalla Varkey Foundation a livello mondiale a partire dal 2014.

La Fondazione è il ramo filantropico di una importante società internazionale di progettazione, consulenza  e gestione di sistemi educativi, dalla pre-scuola alla secondaria superiore, fondata da Sunny Varkey nel 2000 con sede a Dubai (Emirati Arabi Uniti) e uffici in Gran Bretagna, Stati Uniti, India e diversi Paesi arabi. La società si chiama GEMS (Global Education Management Systems) ed è attiva in almeno dodici Paesi.

La Varkey Foundation, al cui lancio contribuì anche l’ex presidente americano Bill Clinton, è particolarmente impegnata nel sostegno ai Paesi sottosviluppati con una serie di iniziative che vanno dalla costruzione di scuole alla formazione dei docenti (l’obiettivo, stabilito nel 2014, è quello di formarne ben 250.000 in dieci anni). L’idea guida è che il principale ingrediente del successo formativo degli studenti è la buona qualità degli insegnanti, assai più di altri fattori come il numero di alunni per classe o la disponibilità di attrezzature. Per questo il Prize è centrato sulla figura del ‘bravo’ insegnante a livello planetario.

Il Premio italiano si ispira a quel modello, riportato su scala nazionale: “Attraverso il Premio saranno raccolte e raccontate le storie e le esperienze di quegli insegnanti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare i loro studenti. Docenti che hanno prodotto cambiamenti significativi all’interno della loro comunità scolastica”, ha dichiarato Stefania Giannini.

C’è un differenza significativa, però, perché ai cinque finalisti del premio italiano i premi in danaro (50.000 euro al primo, 30.000 agli altri quattro) non saranno assegnati in forma di gratifica individuale (a differenza dei bonus per il merito previsti dalla 107). I premi saranno assegnati alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati. Potrebbe essere un’idea per sbloccare l’impasse tra sindacati e governo sulla questione del bonus? Molti insegnanti lo stanno rifiutando nella forma attuale di premio individuale, ma forse sarebbero ben disposti a utilizzarlo per realizzare progetti.

Per il premio nazionale, destinato a docenti attualmente in servizio presso le scuole di ogni ordine e grado, è già possibile candidarsi ed essere candidati attraverso il sito www.italianteacherprize.it. La procedura rimarrà aperta fino all’1 ottobre 2016. Ulteriori informazioni possono essere reperite sul sito di Tuttoscuola cliccando qui