Come far credere agli italiani di assumere i veri precari della scuola: il grande bluff

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’email della lettrice Monica Graglia sul precariato nelle linee guida sulla scuola dell’esecutivo. 

Invitiamo i lettori a commentare il contributo e a proporre nuovi temi di discussione, scrivendoci come di consueto all’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.

Come far credere agli italiani di assumere i veri precari della scuola: il grande bluff.

Monica Graglia*

Dal file pdf La Buona scuola: immissione in ruolo di tutti i precari delle graduatorie ad esaurimento … copertura di tutti i posti vacanti, posti disponibili, spezzoni, sostegno ecc (poi ci spiegherà con quali soldi… anzi ve lo spiego io perché nel dpf non c’è alcun cenno).

Bene in queste graduatorie provinciali sono inseriti in tutta Italia 150000 docenti (ci devono spiegare se sono le persone iscritte già al netto delle varie abilitazioni …per esempio molti sono nella graduatoria di infanzia e in quella primaria, altri a043 e a050 e a052 e a051, altri a025 e a028 ossia ambiti disciplinari che abilitano a cascata altri docenti abilitati per altre cdc…). Comunque mettiamo il caso siano già solo le persone presenti. In quanti accettano gli incarichi dalle Gae? In quanti hanno i tre anni di servizio (o 36 mesi … ancora non è chiaro cosa chiede l’Europa … ma a breve lo si capirà) tutti nella statale? Lo sapete che la stabilizzazione la si chiede al proprio datore di lavoro e che per chi accetta incarichi dalle Gae e GI il datore di lavoro è lo Stato nel tramite del Dirigente Scolastico e che siamo pagati dal Tesoro, mentre per chi è assunto nelle scuole paritarie il datore di lavoro è un privato che gestisce la struttura e viene pagato (se è una scuola onesta) appunto da un privato, spesso da associazioni o cooperative. Sovente invece sappiamo che gli stipendi, se vengono pagati, sono più bassi rispetto la statale. Se invece gli stipendi non ci sono (spesso si lavora anche per volontariato, ricatti per il punteggio, servizi fantasma …. i servizi risultano comunque validi per il punteggio) queste persone non avranno nessun contributo versato all’inps… sono loro i veri docenti invisibili allo stato. Tralasciamo il fatto che queste versioni possono essere fatte in malafede da entrambe le parti, cioè sia dalla struttura paritaria sia dal docente anche se nessuno ha mai controllato se questi servizi siano stati prestati veramente (fino ad un certo anno quando le grad. erano le provinciali, poi permanenti la valutazione dei servizi era subordinata all’effettivo versamento dei contributi.

Non si valutano i servizi per i quali non siano stati versati i contributi secondo la normativa vigente … come mai è stata eliminata la voce?

Torniamo al bello: anche se il punteggio è equiparato (e questa la dice lunga sui puntifici e sulle graduatorie) IL SERVIZIO NON È VALIDO PER LA RICOSTRUZIONE CARRIERA.

Ma come? Il punteggio vale per scalare le graduatorie ma non è valido per la ricostruzione carriera? Ritorno al punto precedente: il datore di lavoro non è lo stato.

Ora moltissime cattedre vacanti, cattedre disponibili, spezzoni sono ricoperti annualmente, oltre che dai precari da Gae posizionati in vetta in ogni triennio di validità, da moltissimi docenti di 3 fascia di GI (da quest’anno un po’ dalla 2 e un po’ dalla 3); io stessa ancora in 3 fascia per via dello scaglionamento Pas (al 2015-16!!) mi accingo ad iniziare il 7^ anno di docenza, molti colleghi hanno al loro attivo anche 8-10-12 anni.

Ebbene, i veri precari sono coloro che hanno prestato almeno 3 anni di servizio (ma secondo me che continuano a lavorare) nella statale, segregati o in 2 fascia o in 3 fascia GI. Se la sentenza europea darà ragione ai precari (senza distinzione di fascia perché quello che conta è il contratto a tempo determinato) questi docenti dovrebbero essere assunti … ma ecco la geniale idea del governo, anzi di Renzi: assumo tutti nelle gae (anche quelli che hanno ZERO servizio … che fanno altro nella vita, che sono liberi professionisti, che sono nelle paritarie a tempo indeterminato e che sono nelle gae solo per aggiornare il punteggio per scalare la vetta …una ruota che gira e che finora non si era mai fermata ).

Quindi si assume di fatto solo una piccola percentuale di quanti abbiano lavorato nella scuola pubblica statale in modo stabile (la cui propria RICOSTRUZIONE CARRIERA peserà sul bilancio dello stato), gli altri nelle GI vengono eliminati definitivamente e sono proprio quei docenti che hanno all’attivo 7-8-10-12 anni di servizio (ed esperienza) alle spalle.

Credo che per l’Europa l’esperienza integra la formazione e che tre anni di esperienza abilitino automaticamente (ma solo per gli stranieri che vengono in Italia, noi italiani non siamo europei per cui dobbiamo fare un corso a pagamento presso le università e sborsare mediamente 2200-2500 euro). […] Voglio precisare meglio: docenti con 10 – 20 anni di servizio nella paritaria, se entrano di ruolo nella statale, partiranno da Zero proprio perché quegli anni di servizio NON sono validi per la ricostruzione carriera, ma per lo Stato ancora meglio assumere gente che non ha mai lavorato come docente perché anche loro partiranno dallo scaglione ZERO. Ancora meglio fare concorsi aperti a tutti, se vince chi non ha mai messo piede in un aula il loro stipendio partirà dal livello ZERO. Chiunque può capire che se si assumessero davvero i precari della scuola pubblica statale le ricostruzioni carriera sarebbero molto PESANTI per il bilancio già precario del nostro Stato (siamo tutti precari). Ma Renzi ha pensato ancora di meglio: assumo tutti sulle GAe e non lascerò nessun posto libero. Così i precari che abbiano maturato i requisiti per la stabilizzazione verranno eliminati del tutto poiché lo stato avrà la risposta da dare alla Corte di Giustizia europea ed ai giudici nazionali: non posso assumerli perché non c’è più posto. Posto occupato da personale che magari non ha mai insegnato ma che porta un risparmio non indifferente alle casse statali.

Ma ancora meglio l’altra pensata: elimino gli scatti e gradoni di anzianità (così nemmeno quei fortunati che sono entrati con un servizio statale alle spalle, magari decennale, continueranno ad avere stipendio livello ZERO). Ricordo che già il primo gradone fu eliminato e che attualmente il primo livello è lo 0-8, ossia il primo scatto si ha al 10mo anno di servizio (molti docenti non sanno infatti che l’anno zero di immissione in ruolo si conta e si deve finire il numero 8 che sarebbe il nono anno, di fatto quindi si scatta al decimo)… mentre con laBuonaScuola il futuro primo scatto sarà dopo tre anni “meritevoli” dove il bravo docente dovrà dimostrare di attivarsi e aggiornarsi e si guadagnerà ben 60 euro (LORDI) in più, ossia 42 euro netti . Che dire …E’ scandaloso!

All’inizio di settembre 2014 è uscito il rapporto OCSE e sorprendentemente i docenti italiani sono bravi e pure gli studenti! Saremmo ai primi posti se si abbassasse il rapporto alunni-docente che è alto anche se continuano a dire che non lo sia , oppure aumentando gli stipendi dei docenti che risultano essere tra i più bassi in Europa a parità di orario di lavoro ( anche su questo punto c’è disinformazione). Ma qui mi pare invece che si voglia fare esattamente l’opposto e si sia trovato il modo di eliminare il precariato e questa volta nel vero senso della parola.

Spero che con questo mio scritto ora sia più chiaro a tutti il meccanismo delle graduatorie e della manovra che si vuole attuare.

Saluti.

*Docente 3 fascia di istituto in procinto di iniziare il 7^ anno da docente (forse l’ultimo) non potrò partecipare al concorso perché laureata 2005; non sarò ancora abilitata perché scaglionata pas al 2015-16. Si aprirebbe un altro capitolo: gli scaglionati pas al 2015-16 (annualità illegittima visto che il decreto prevedeva di esaurirli in due anni accademici) saranno fuori dalle finestre, fuori dal concorso 2015, fuori da tutto un’altra fetta di precari eliminati …. ma posso attualmente continuare ad insegnare, quindi sono idonea se così non fosse le mie promozioni e bocciature e i miei voti sarebbero illegittimi.