Oggi, in contemporanea con il Consiglio dei Ministri, presso la sede del Partito Democratico di Palermo, Giuseppe Fioroni, responsabile Educazione del Pd, ha tenuto una conferenza nazionale sull’emergenza scuola nella regione – come recita un comunicato di presentazione del Pd – “più drammaticamente colpita dai tagli del governo“.

Fioroni ha dichiarato che “il governo crea solo sofferenze umane senza alcun risparmio effettivo di spesa, tranne che un pugno di euro“, e ha ricordato che “i costi alla fine saranno uguali. In quanto tra l’indennità di disoccupazione e i costi per le supplenze l’esborso sarà uguale a quello degli incarichi annuali“.

Per Fioroni il provvedimento che varerà il Consiglio dei ministri per dare una risposta ai precari sarà “dannoso“ e “inutile“ perché per quest’anno sarà “una camomilla” che nasconde invece “un progetto di sostanziale trasformazione“ dal prossimo anno e di cui si dice fortemente “preoccupato“.

L’ex ministro si è detto perplesso sui nuovi metodi di reclutamento che vuole introdurre il ministro Gelmini e il ministro Tremonti, perché ha l’impressione che per il governo le graduatorie ad esaurimento sono da cestinare, in quanto il bacino dei precari è considerato dall’esecutivo non una risorsa per la scuola ma un peso da cestinare.

Fioroni ha ricordato che è ancora in vigore, in base alla finanziaria Prodi del 2006, la stabilizzazione per 75.000 precari, di cui ne sono stati stabilizzati solo 15.000, a monte dei pensionamenti.

Infine per il responsabile Educazione del Pd, a perdere il posto di lavoro sono circa 27.000 – tra docenti precari e personale Ata – e non 8.000 come riferito ultimamente. “Il numero di circa 27.000 è di fonte ministeriale e non sindacale, e segnala che l’anno prossimo andranno in pensione circa 28.000 lavoratori che dovranno essere sostituiti“.