Viaggio nell’Italia dei saperi per ascoltare gli operatori

Inizia lunedì 7 giugno il “Viaggio nell’Italia dei saperi” del centrosinistra. Un gruppo di senatori si mette in cammino per ascoltare chi lavora nel mondo della scuola, dell’università, della ricerca, dei beni culturali. Prime tappe Bologna, Forlì e Reggio Emilia, poi l’8 giugno a Parma. Sarà poi la volta della Campania, del Piemonte e delle altre regioni, fino a dicembre.
Le senatrici Soliani, Acciarini e il sen. Modica, in una conferenza stampa, hanno sottolineato che il “Viaggio nell’Italia dei saperi” si pone l’obiettivo di identificare contenuti e modalità di intervento di una politica scolastica futura e di elaborare un piano di lavoro legislativo per la loro concretizzazione.
L’opposizione tenta di fare insomma ciò che è stato fatto in Francia: costruire un partecipato e condiviso quadro di conoscenza del sistema scolastico per l’elaborazione delle politiche.
“Esistono molti luoghi in Italia dove vi è un tessuto culturale e politico attivo sui temi del sapere, tante sono le esperienze positive – hanno spiegato Modica e Soliani – da conoscere, da proseguire e da aggregare”.
L’iniziativa, condivisa da tutti i gruppi delle forze di opposizione, mira secondo gli organizzatori a rispondere all’esigenza di una nuova stagione di confronto, alla necessità di riprendere in politica un metodo che coinvolga tutti i protagonisti del mondo della scuola e della Università per affrontare una crisi, che, prima ancora che economica, è di identità e di fiducia.
Al termine del viaggio, idee, dati, esperienze saranno raccolti in una pubblicazione “che ne documenti e consolidi i risultati”.
Per quanto sia prematuro ricavare dall’iniziativa un giudizio, le forze di opposizione sembrano voler voltare pagina. Una cosa appare certa: una crisi progettuale e programmatica del sistema scuola non giova a nessuna forza politica, e soprattutto nuoce al sistema Paese. E partire all’ascolto di chi nelle istituzioni formative ci vive è sempre una buona idea, per i politici di ogni schieramento. Purché se ne faccia buona nota.