Via all’autunno caldo della scuola: occupato il liceo Mamiani di Roma
Siamo “Orfani di un sogno”. Con questo slogan gli studenti dello storico liceo romano “Mamiani” hanno dato il via all’occupazione dell’istituto, la prima di quest’anno. Un’azione questa che, secondo quanto dichiarato dalla dirigente scolastica, Tiziana Sallusti, avrà delle conseguenze.
La campanella suona, gli studenti escono dalle aule. Sembra la descrizione della conclusione di una normale giornata scolastica quella vissuta ieri pomeriggio dai ragazzi e dal personale scolastico del Mamiani. Se non fosse per un particolare: dopo essere uscito, un gruppo di un centinaio di studenti è nuovamente entrato a scuola per occuparla.
«Siamo convinti che la chiusura dei porti sia l’emblema di una linea politica superficiale, incapace di analizzare la realtà e comprendere le sfide del futuro – spiegano gli studenti -. In quanto giovani e in quanto cittadini ci sentiamo abbandonati da una “sinistra” che ha lasciato che l’istruzione pubblica fosse svenduta, con tagli alle scuole che ormai cadono a pezzi e creano un divario incolmabile tra centro e periferie. Una “sinistra” che ha entusiasticamente avviato un processo di precarizzazione del lavoro, privandoci di ogni prospettiva futura e che ha permesso che si diffondesse una politica di odio e paura contro i bersagli sbagliati».
Un’occupazione quella dei ragazzi del liceo Mamiani che quindi non è contro preside e insegnanti, ma per lanciare un appello allo Stato. «Non è da escludere che i promotori dell’occupazione vengano sospesi», ha comunque dichiarato la preside. Sul portale della scuola intanto si legge la seguente comunicazione: «Le lezioni sono sospese, allertate le Forze dell’Ordine».
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