Verso la pensione molti prof

Dai dati ancora provvisori sulle domande di pensionamento degli insegnanti statali che dovrebbero lasciare il servizio dal prossimo settembre emergono diversi dati interessanti.

Oltre al numero rilevante di pensionamenti dei docenti meridionali (in tutti i settori si supera il 50% delle domande complessive presentate in tutta Italia), spiccano in particolare le situazioni dei settori della secondaria dove l’incidenza di domande di pensionamento, comprese quelle dei docenti di sostegno, risulta più rilevante: circa 7.430 prof verso la pensione nella secondaria di II grado e 6.180 prof nella secondaria di I grado. Tra i maestri della primaria le domande di pensionamento (comprese quelle degli insegnanti di sostegno) sfiorano le 5.500 unità, mentre nel settore dell’infanzia sono quasi di 2mila unità.

Rispetto alla media complessiva nazionale di cessazioni dal servizio in tutti i settori scolastici che si aggira sul 3,5% dei posti di organico (una media che risulterà più elevata se calcolata sul personale effettivamente in servizio con contratto indeterminato), nella secondaria di I grado la percentuale media nazionale risulta del 4,7%, nella secondaria di II grado del 3,9%.

Nelle scuole della secondaria di I grado del Centro-Sud la percentuale oscilla tra il 5% e il 6%; negli stessi territori la percentuale di domande di pensionamento dei docenti della secondaria di II grado è compresa tra il 4% e il 5%.

Tra i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, invece, la percentuale media nazionale risulta più bassa – rispettivamente del 2,4% e del 2,8% – mentre, analogamente a quanto successo per la secondaria, l’incidenza sale al Centro Sud.