Veltroni: la scuola italiana ha un’impostazione ottocentesca

Secondo il candidato premier del Pd, Veltroni, la scuola italiana deve essere modernizzata, lasciandosi alle spalle la sua impostazione ottocentesca, a cominciare dall’addio al tema.

Com’è  possibile – si è domanda Veltroni – che l’unica forma di creatività che si richiede ai ragazzi sia il tema? Possibile che non esistano altre forme con cui possano esprimersi, come un racconto, una foto o un filmato? Se un ragazzo è bravo a scrivere racconti perché questa sua capacità non conta nulla?”

A dire il vero anche in sede di esame di Stato, il tema ha lasciato il posto ad altre forme di elaborati, ma non è detto che questo cambiamento abbia modernizzato o migliorato la qualità della scuola. 

L’uscita di Veltroni, che ha già raccolto qualche critica da Massimo Cacciari, potrebbe suscitare qualche reazione soprattutto tra gli insegnanti, molti dei quali probabilmente non si riconoscono in quella critica di scuola arcaica.

La scuola – ha aggiunto Veltroni – deve essere un luogo vivo, dove si possono fare delle esperienze di tipo formativo, sportivo, culturale, associativo“.

E più interessante ancora è sembrata l’intenzione del leader del Partito Democratico, annunciata a “Porta a porta” di andare a toccare – in caso di vittoria elettorale – i meccanismi che generano il “carosello” dei docenti, che portano ogni anno quasi un docente su tre a cambiare cattedra, con grave danno alla continuità didattica (si veda sul tema l’inchiesta di TuttoscuolaFOCUS n. 205/304 ).