Valutare i Consigli di classe, non i docenti

Dal nostto lettore Salvatore Nocera, noto esperto di legislazione scolastica e vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), riceviamo un commento alla newsletter di questa settimana, che volentieri pubblichiamo, invitando altri lettori ad intervenire sul delicato tema della valutazione dei docenti, e del riconoscimento del merito previsto dalla legge 107, scrivendo all’indirizzo dedicato botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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“Ho letto con molto interesse i primi tre punti della newsletter di Tuttoscuola pervenutami oggi.

In particolare mi ha colpito l’esito della ricerca condensato in questa frase : i risultati degli studenti migliorano quando tra i docenti c’è collaborazione, e non competizione (http://tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=38744).   

A tal proposito mi permetto evidenziare un aspetto sulla valutazione dei docenti che la nuova legge di riforma della scuola  ha esaltato e che contrasta proprio con questo risultato della ricerca e cioè la valutazione dei singoli docenti, invece della valutazione dei consigli di classe, ad es. sulla qualità del sistema di istruzione ed in particolare del livello di inclusione scolastica degli alunni con disabilità realizzato nelle singole classi e nelle singole scuole.

La norma contenuta nella nuova legge  creerà certamente una competizione tra i docenti anche della stessa classe impedendo l’insegnamento cooperativo di cui si fà un gran parlare, ma che è scarsissimamente attuato. La valutazione invece  della qualità di istruzione e di inclusione realizzata nei  singoli consigli di classe e nelle singole scuole favorirebbe invece una sana competizione tra gli stessi consigli e le stesse scuole, favorendo però la logica del lavoro di gruppo dei docenti che anzi stimolerebbe al loro interno la stimolazione dei docenti meno impegnati, poichè il loro disimpegno danneggerebbe i risultati di tutto il gruppo.

So bene che la valutazione individuale dei docenti è ormai norma di legge; però quella dei consigli di classe potrebbe entrare nell’emanando decreto delegato sull’inclusione scolastica”.