Vaccini: stop per il personale scolastico. Preoccupazione per nuovi contagi

Doccia fredda per quel che sembra un vero stop alle vaccinazioni del personale scolastico proprio nel momento in cui da oggi tornano in presenza a scuola ben 6,6 milioni di alunni (una quantificazione definita, come di consueto, da Tuttoscuola e acquisita nelle comunicazioni di tutti i media). La frenata alle vaccinazioni del personale scolastico è la conseguenza di quanto disposto con ordinanza n. 6/2021 dal commissario straordinario gen. Figliuolo.

“La vaccinazione – si legge nell’ordinanza – rispetta il seguente ordine di priorità:

– persone di età superiore agli 80 anni;
– persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari;
– persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, … Parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario … nel trattamento e nella cura del COVID-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private.
A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato …”.

Il personale della scuola è, dunque, compreso in quest’ultimo raggruppamento e non dispone più della precedenza assicurata fino ad oggi.

Personale della scuola che, nonostante alcune stime ottimistiche, è stato vaccinato per circa due terzi del totale. Il ritorno a scuola di milioni di ragazzi con molti docenti non vaccinati preoccupa non poco.

“Affermare che la riapertura delle scuole non causi un incremento dei casi è, diciamo, una baggianata” ha intanto dichiarato al Messaggero Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia. Per Crisanti  “le scuole senza avere vaccinato come ha fatto il Regno Unito, ci prendiamo un grande rischio”, perché “dove si è riaperta la scuola, immediatamente c’è stato un impatto sulla trasmissione del virus”. 

Secondo lui avremmo dovuto seguire l’esempio dell’Inghilterra “che per 4-5 mesi ha sì chiuso, ma ha vaccinato moltissime persone. Vaccinando molto, molto di più di quanto è stato fatto in Italia, allora potevi permetterti di ricominciare le lezioni”.