Vaccini, Fedeli: ‘Spiegare alla famiglie perché ora sono dodici’

“Coinvolgere. Motivare. Spiegare”. Perché “se dobbiamo passare da quattro a dodici vaccini obbligatori, bisogna dire alle famiglie perché; bisogna informarle, far capire qual è l’obiettivo, cioè l’aumento della copertura vaccinale”. Lo afferma al Corriere della Sera, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che aggiunge: “dalla Salute devono arrivare informazioni chiare”.

“Nella scuola dell’obbligo, da sei a sedici anni – spiega Fedeli -, nessuno resta a casa, su questo punto non c’è alcun dubbio. Con questo decreto noi stiamo salvaguardando la comunità dei minori e non puoi non guardare con i loro occhi, non puoi lasciarli a casa, non puoi far scattare un obbligo mettendoli fuori dalla scuola. In mancanza di certificati – prosegue -, i dirigenti scolastici dovranno segnalare il caso alla Asl che se ne dovrà occupare. Se i genitori rifiutano di vaccinare i propri figli, la segnalazione andrà fatta al Tribunale dei Minori. Ma i bambini dovranno andare a scuola: parliamo di scuola dell’obbligo, la tutela alla salute deve trovare un equilibrio con la tutela all’istruzione”.

All’osservazione che su questo c’è stato disaccordo con la ministra per la Salute Beatrice Lorenzin quando in Consiglio dei ministri ha proposto l’ampliamento dell’obbligatorietà da quattro a dodici vaccini, Fedeli replica: “La vera discussione non è stata sull’obbligo, ma sulle sanzioni, sul fatto che non debbano pagare i bambini. L’obiettivo resta aumentare le corti di copertura vaccinale dopo che è stato appurato che la percentuale negli anni è andata diminuendo, ma la scuola dell’obbligo va garantita. Nella fascia 0-6 anni, quella più a rischio, non si entra a scuola, ma dalla prima elementare i bambini dovranno essere comunque accettati in classe”.