Utilizzo docenti del potenziato

Linee di orientamento unitarie dei sindacati scuola rappresentativi

Da una decina di giorni i docenti nominati in ruolo sull’organico potenziato sono operativi nelle scuole assegnate (con esclusione di chi, già nominato supplente altrove, se ne sta nella propria sede), ma dal Miur non sono arrivate indicazioni sul loro utilizzo.

In attesa di quelle indicazioni (se mai arriveranno) i cinque sindacati scuola rappresentativi, con una decisione quanto mai opportuna, hanno varato unitariamente ‘Linee di orientamento per l’utilizzo dei docenti del potenziato”, con lo scopo di superare incertezze e ambiguità applicative e di avere comportamenti uguali sul territorio.

Le Linee sono accompagnate da una scheda operativa di sintesi.

Dalla scheda emergono almeno due indicazioni interpretative interessanti: le supplenze oltre i dieci giorno e la contrattazione integrativa d’istituto.

Sull’impiego dei docenti del potenziato per la sostituzione di colleghi assenti, i sindacati ritengono che essi non possano essere destinati a supplenze di durata superiore ai dieci giorni, in quanto la legge 107/15, in proposito, si limita a fornire soltanto tale disposizione e non parla di impiego generale in supplenze.

Inoltre la scheda fornisce indicazioni sull’impiego dei docenti (progetti, attività, ecc. secondo il POF), prevedendo in proposito una apposita sezione di contrattazione integrativa di istituto.

Su tale ipotesi contrattuale c’è da aspettarsi il consueto scontro registrato negli ultimi anni.

I sindacati scuola ritengono applicativo il contratto nazionale che assegna alla contrattazione d’istituto i criteri di utilizzo dei docenti, anche se, successivamente al CCNL, è entrata in vigore la norma che assegna tale competenza esclusivamente ai dirigenti scolastici.

L’Anp, il sindacato dei presidi, e in qualche modo la stessa Amministrazione scolastica, sostengono la priorità della norma legislativa su quella contrattuale. Si andrà allo scontro?