
Nella sua rubrica su Internazionale il linguista Tullio De Mauro ha recentemente segnalato il fatto che negli USA, secondo recenti studi sull’andamento dei test federali tra il 1990 e il 2015, le competenze matematiche degli allievi risultano in calo.
All’origine del fenomeno, che riguarda del resto anche altri Paesi, sarebbe la tendenza a insegnare la matematica in una forma rigorosamente deduttiva, come proposto a metà del secolo scorso dal cosiddetto bourbakismo, un gruppo di matematici che utilizzava lo pseudonimo collettivo ‘Nicolas Bourbaki’.
Negli Stati Uniti, riferisce De Mauro, “si è deciso di riorientare l’insegnamento di base verso una matematica che anzitutto si offra come via per risolvere problemi concreti. Si è così elaborato un math common core adottato dal 2009 nelle scuole di oltre quaranta stati”.
Della questione si discute anche in Italia, anche a proposito del contributo che l’impiego di computer, tablet e calcolatrici scientifiche e grafiche potrebbe dare a un apprendimento della matematica meno legato a regole astratte e più orientato alla soluzione di problemi concreti.
Su questa tematica Tuttoscuola ha recentemente lanciato un sondaggio al quale invita a partecipare gli insegnanti, di matematica e non, interessati ad esprimere il proprio orientamento in materia. Il sondaggio richiede pochi minuti per la compilazione: basta cliccare sul seguente link: http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=37380
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