Usa: il ministro per l’Istruzione e i cardini della democrazia

Arne Duncan, ministro per l’Istruzione degli Stati Uniti, in una lettera aperta al Washington Post, ha ricordato su quali principi di uguaglianza e partecipazione si basi l’essenza stessa e la ragione di essere del suo paese, nato per offrire a ciascuno opportunità di crescita e realizzazione.

Tutto nasce dalla notizia riguardante una delle contee del North Carolina, la Wake County, in cui l’amministrazione scolastica locale avrebbe deciso di consentire la frequenza delle scuole solo agli alunni residenti nel bacino di utenza relativo a ciascuna istituzione scolastica.

In tal modo, non si darebbe più seguito alla commistione, probabilmente giudicata deleteria, fra alunni di diverse classi sociali, quando non anche di differenti etnie. In questo modo ogni scuola avrà alunni provenienti dal proprio tessuto sociale.

La polemica che ne è subito nata si è alimentata in particolare delle osservazioni che oltre alla compagine democratica dei consigli locali hanno fatto anche altri organismi impegnati sul piano sociale, che hanno considerato la decisione come una sorta di segregazione di fatto, che costringe gli alunni più poveri a restare confinati nella propria zona di residenza, senza potersi arricchire del contatto con compagni di differenti estrazioni culturali e sociali.

Mentre l’agenzia nazionale per i diritti civili, a stretto contatto con il ministero per l’istruzione, sta investigando sulla decisione presa dal consiglio delle scuole della Wake County, il ministro Duncan ha sottolineato come la forza dell’America sia sempre stata rappresentata dalle sue diversità, esortando le altre amministrazioni a pensarci due volte prima di adottare percorsi analoghi, stravolgendo una pratica più che decennale che ha rappresentato una vera e propria palestra di accoglienza, rispetto e valorizzazione delle diversità.