#UPprezzami, la campagna contro le discriminazioni promossa dai ragazzi. Ecco come insegnanti e studenti possono confrontarsi per abbattere le etichette

Oltre 3 ragazzi su 5 si dichiarano vittima di discriminazione (61%). I motivi più frequenti sarebbero l’omosessualità, la forma fisica, il genere, il colore delle pelle, l’origine economicamente svantaggiata, la disabilità. Tra le forme in cui la discriminazione si declina, in un caso su dieci questa prende la forma della violenza. Ancora particolarmente difficile appare la condizione delle ragazze. Questi sono solo alcuni dei dati emersi da una ricerca svolta dai ragazzi di SottoSopra, il Movimento giovani per Save the Children presente in 15 città italiane con lo scopo di richiamare l’attenzione sui pregiudizi ‘appiccicati’ ai ragazzi, come etichette indelebili. E’ tempo di ‘strappare’ queste etichette e impegnarsi per creare relazioni rispettose verso le diversità. Proprio per questo i ragazzi di SottoSopra stanno portando avanti #UPprezzami, la campagna per impegnarsi nel creare relazioni rispettose verso le diversità. 

SottoSopra è una rete di più di 400 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 22 anni attivi sul territorio locale e nazionale per realizzare progetti di sensibilizzazione e cittadinanza attiva finalizzate alla difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Nel 2019 si è svolta un’indagine statistica nazionale su oltre 2000 studenti tra i 13 e i 21 anni per raccogliere informazioni sul rapporto con loro stessi e con gli altri, sui luoghi e le persone che frequentano (scuola, contesto sportivo, gruppo di amici, social). È stato chiesto loro cosa pensano delle discriminazioni, quali sono gli stereotipi più frequenti, quali gli episodi a cui hanno assistito più frequentemente e le reazioni che hanno avuto. Oltre 3 ragazzi su 5 si dichiarano vittima di discriminazione. I motivi più frequenti sono l’essere grasso, di genere femminile, non bianco, non eterossesuale, economicamente svantaggiato, portatore di disabilità. Il 50% dei ragazzi intervistati riferisce di aver assistito a episodi di discriminazione in ambienti scolastici: la scuola è il luogo primario di discriminazione. Ed ecco perché #UPprezzami parte proprio da qui, dal luogo di formazione per eccellenza.

SottoSopra ha ideato un kit di attività per aiutare gli studenti e gli insegnanti a confrontarsi per abbattere le etichette e per ridurre la percezione di distanza e di isolamento, aumentata soprattutto a seguito della pandemia. Le attività, realizzabili anche online, promuovono l’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso diversi strumenti: musica, arti visive, teatro, letteratura. 

La scuola deve diventare un luogo in cui le diversità sono riconosciute come punto di forza e valorizzate. Il nome stesso della campagna si collega alla parola apprezzare. ‘UP’, inserito davanti al concetto del prezzo, sta a indicare un miglioramento della persona, che si libera dalle etichette assegnatele, riconoscendosi invece valorizzato per la sua diversità. 

Il modo migliore per sostenere la campagna è quello di seguire sui social le pagine di Save the Children, nazionali e cittadine: ogni giorno per tutto il mese di marzo i referenti e i responsabili condividono parti del kit e video con stimoli di riflessione per tutti.