Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Un futuro per gli istituti comprensivi

Il gruppo di lavoro coordinato dal prof. Bertagna aveva raccomandato lo “sviluppo ulteriore del modello degli istituti comprensivi” ed un migliore raccordo tra scuola elementare e scuola media; il ministero aveva assicurato l’Anci (associazione dei comuni italiani) che non intendeva interrompere la positiva esperienza degli istituti comprensivi. Ma nel testo di disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri il 14 marzo scorso, di loro – degli “istituti comprensivi non compresi” – è scomparsa ogni traccia. Se ne parlerà forse in sede di decreti legislativi di attuazione della legge delega, ma i responsabili dei comprensivi non ci stanno a rimanere confinati nel limbo senza certezze sul futuro.
Come avevamo previsto, gli istituti hanno preso l’iniziativa e con una lettera aperta ai parlamentari della Repubblica hanno chiesto attenzione e assicurazioni per il loro futuro. Per saperne di più contattare istituticomprensivi@didaweb.net.
Ricordiamo che questi istituti – che organizzano unitariamente scuole materne, scuole elementari e scuole medie – rappresentano oggi, con 3.284 unità funzionanti, il 40% delle istituzioni della scuola di base (il restante 60% è rappresentato dalle direzioni didattiche e dalle scuole medie).

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