La bozza del testo provvisorio delle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo è stata pubblicata sul sito del Miur (www.istruzione.it) e affidata alla consultazione nella scuola.
I pareri, i suggerimenti e i diversi contributi delle scuolasono attesi entro la fine di giugno, un mese, come si sa, carico di impegni per la maggior parte degli insegnanti, soprattutto della scuola secondaria di I grado, per scrutini ed esami.
L’accelerazione impressa è stata un po’ forte, ma c’è da sperare che la consultazione, nonostante la ristrettezza dei tempi assegnati, regga e che, alla fine, vi sia un contributo fattivo e, soprattutto, una sostanziale condivisione generalizzata, viatico necessario per il successo delle nuove Indicazioni.
Le istituzioni scolastiche statali e paritarie, coinvolte nella consultazione, potranno avvalersi di un apposito questionario on line che sarà gestito dall’Ansas, per poter contribuire concretamente all’eventale arricchimento del testo, confermando gli aspetti più importanti o integrandone taluni profili.
Una prima rapida lettura della bozza pubblicata dal Miur (www.istruzione.it) ci porta a dire: ok, la strada è giusta.
Rispetto alle Indicazioni per il curricolo (Fioroni) sono moltissime le conferme e sono apprezzabili gli aggiornamenti e le integrazioni.
C’è più attenzione all’Europa, alla continuità curricolare per gli istituti comprensivi, al mondo digitale dei giovani, agli ambienti di apprendimento, ad una scuola-comunità in rapporto con il territorio.
È stato abbandonato il concetto di area disciplinare che nella versione delle Indicazioni Fioroni aveva suscitato perplessità ed equivoci; si è preferito lasciare al curricolo d’istituto l’eventuale aggregazione di discipline in aree.
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