Un ambiente rumoroso rallenta l’apprendimento del linguaggio. In Gran Bretagna

Una recentissima indagine del servizio ispettivo scolastico britannico Ofsted ha rivelato che molti  bambini, all’ingresso nella scuola dell’infanzia, hanno spesso scarse capacità di parlare e di ascoltare a causa della rumorosità degli ambienti di vita da cui provengono.

L’inchiesta ha messo in luce come la continua e pervasiva presenza della tv, l’abitudine degli adulti a parlare con un tono di voce eccessivo e la presenza di fratelli rumorosi impediscono ai piccoli di concentrarsi sui suoni e non consentono loro di distinguere, ed apprendere, dettagli e sfumature del linguaggio. Molti di loro sono poco coinvolti nella conversazione in famiglia e hanno scarsa esperienza del mondo fuori di casa.

Perciò, i bambini presentano difficoltà ad articolare frasi complesse, a comprendere adeguatamente quanto viene loro detto, con conseguenti difficoltà nell’apprendimento.

La ricerca, partita per osservare i metodi di insegnamento della lettura applicati nelle dodici migliori scuole nelle graduatorie nazionali, ha portato alla scoperta di elementi inaspettati, compresa la scarsa autonomia di molti piccoli nell’attendere alle proprie necessità fisiologiche o il protrarsi dell’uso del succhiotto. Le statistiche mostrano come un ragazzino su cinque che esce dalla scuola primaria non ha raggiunto a sufficienza le competenze attese per la lettura e la scrittura. Le pratiche messe in atto dalle scuole esaminate sono ora all’attenzione del dipartimento per l’istruzione inglese perchè possano essere esportate in tutte le scuole. La sfida è infatti per aperta a tutti: l’obiettivo è uscire dal circolo vizioso di risultati che, nonostante gli sforzi e le opportunità offerte dalle scuole, producono ancora insoddisfacenti risultati.