La Commissione cultura della Camera, nella seduta del 9 giugno scorso, ha approvato all’unanimità il testo del disegno di legge sulle DSA (difficoltà specifiche di apprendimento) con alcune modifiche a quello già approvato dal Senato.
Si tratta di un testo modificato quattro volte e che, quindi, si prepara al varo definitivo (prima dell’estate?) da parte del Senato.
Dal prossimo anno scolastico, quindi, è molto probabile che la legge sulla dislessia, disortografia, discalculia, trovi finalmente applicazione, previa definizione di un apposito regolamento che, come dispone il nuovo testo, dovrà essere approvato dal ministero dell’istruzione entro quattro mesi dall’entrata in vigore della legge, relativamente alla formazione del personale scolastico e alle misure educative didattiche di supporto.
Si prevede che la diagnosi di DSA venga rilasciata dai servizi specialisti del Servizio sanitario nazionale o, in mancaza, da servizi specialistici appositamente accreditati.
La norma prevede che in casi eccezionali l’alunno con DSA possa essere esonerato dall’insegnamento della lingua straniera.
I genitori, impegnati nell’assistenza scolastica a domicilio dei propri figli frequentanti scuole elementari o medie, possono usufruire di roari di lavoro flessibili.
La diagnodi di DSA, di norma, non prevede riferimenti alla legge 104/92 sulla disabilità. IL DSA non viene, quindi, considerato handicap e non dà diritto a insegnante di sostegno per gli alunni che ne sono affetti.
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