Nei giorni scorsi sono state pubblicate le rilevazioni della Commissione europea sulle situazioni scolastiche dei vari Paesi rispetto agli obiettivi di Lisbona per il 2010, da cui risultava un peggioramento delle competenze linguistiche dei 15enni italiani, fermi ad una criticità del 26,4%, ben lontana dall’obiettivo del 17% previsto da Lisbona per il prossimo anno.

Nel 2000, la criticità linguistica dei nostri ragazzi era meno grave: 18,9%, cioè 7,5 punti in meno rispetto alla situazione, facendo sperare che l’obiettivo fosse a portata di mano. Invece le cose sono andate ben diversamente. In peggio.

Mal comune mezzo gaudio, perché quasi tutti i Paesi europei hanno visto peggiorata dal 2000 la situazione delle competenze linguistiche dei loro 15enni.

La Commissione europea ha spostato l’obiettivo al 2020 fissandolo al 15%. Riusciranno i nostri a migliorare?

La Commissione europea ha anche fissato un altro obiettivo: contenere le criticità matematiche dei 15enni per il 2020 al 15%.

Secondo le rilevazioni in merito relative al 2008 i nostri quindicenni avevano il 32,8% di criticità nelle competenze matematiche, cioè quasi 18 punti in percentuale al di sopra dell’obiettivo fissato.

Basteranno dieci anni per migliorare radicalmente le competenze matematiche dei nostri ragazzi alla fine della scuola media?

La media europea degli altri Paesi è al di sotto di quella italiana, essendo attestata al 24%.

Peggio dell’Italia soltanto Bulgaria e Romania.