Tuttoscuola: Non solo statale

Ultimo treno per la primina

Nelle città dove la tradizione della primina è radicata nel costume della gente e negli interessi legittimi delle scuole private, il tam tam di una scomparsa annunciata suona cupamente.
C’è disappunto verso il ministro Moratti, colpevole di aver decretato la fine dell’istituto degli esami di idoneità alla seconda classe che consentivano a bambini di soli sei anni di accedere, ad esamino superato, direttamente alla seconda classe, guadagnando un anno.
Le segreterie degli istituti privati che di questi tempi raccoglievano le iscrizioni dei bambini da preparare il prossimo anno scolastico a quell’esame mediante la frequenza di una primina, ora non sono in grado di fornire risposte certe ai genitori che vorrebbero iscrivere i figli per la preparazione del prossimo anno.
Gli istituti temono il decreto, ma, in assenza della sua approvazione, sperano in qualche rinvio.
Il decreto legislativo, che potrebbe essere approvato a breve dal Consiglio dei ministri dopo il parere delle commissioni parlamentari, prevede molto chiaramente che le disposizioni contenute nell’art. 147 del Testo unico siano abrogate a decorrere dall’anno scolastico successivo all’entrata in vigore del decreto stesso (cioè dal 2004-2005).
Quell’articolo 147 non prevede(va) alcun limite di età per gli esami di idoneità a classi successive.
Il 4° comma dell’articolo 8 del decreto prevede invece che agli esami di idoneità per il passaggio a classe successiva possano accedere gli alunni che hanno un’età non inferiore a quella richiesta per la classe a cui vogliono accedere. Salti in avanti, dunque, no, non più. Il massimo è l’anticipo.
Stando così le cose, questo altr’anno non potranno più esserci esami di idoneità di alunni di età inferiore a quella normale. Si salvano soltanto le primine attive quest’anno con l’esame di idoneità per il prossimo giugno. Quello in corsa è l’ultimo treno.
Per quegli istituti privati che vivono prevalentemente di primine è una brutta notizia.

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