
Uil-scuola: i lenti cambiamenti indotti dall’autonomia
A distanza di dieci anni dal varo della legge Bassanini (n. 59/1997) che, all’art. 21, ha lanciato l’autonomia scolastica, la Uil-scuola ha dedicato un’ampia riflessione all’evento e allo stato attuale dell’autonomia delle scuole.
Il sindacato ha anche effettuato un monitoraggio su un campione di insegnanti, dirigenti e personale Ata dei diversi ordini di scuola, ricavandone (www.uilscuola.it) elementi interessanti di riflessione.
Una domanda preliminare ha riguardato il livello di conoscenza dell’autonomia: il 67% ne ha una conoscenza media, il 20% dichiara di conoscerla poco e solamente il 13% ritiene di conoscerla bene.
Gli effetti dell’autonomia (anche se conosciuta non molto bene nelle sue potenzialità) hanno avuto una ricaduta positiva (anche se non entusiasmante) soprattutto sulla motivazione allo studio e sulla capacità di apprendimento dei ragazzi.
Il monitoraggio riporta anche la valutazione (sulla base della propria esperienza) degli intervistati sui principali cambiamenti intervenuti sulla scuola.
La collaborazione tra le istituzioni risulta al primo posto dei cambiamenti indotti dall’autonomia, evidenziando, quindi, come molte scuole abbiano superato lo stato di autoreferenzialità e chiusura precedente.
Anche l’organizzazione e la gestione sono cambiate rispetto a dieci anni fa; idem per la collaborazione tra le componenti interne della scuola.
Il cambiamento è stato scarso o quasi nullo, invece, riguardo a due aspetti: la credibilità della scuola e i migliori esiti per gli studenti.
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