Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Tutto ciò che stimola la fantasia e favorisce la comprensione degli studenti è… buona scuola

Ma come si spiega questo consenso verso l’utilizzo di strumenti elettronici come ausilio didattico da affiancare all’insegnamento frontale e ai libri di testo? Perché arricchisce le lezioni e supporta gli studenti nella comprensione della matematica, aiutandoli a individuare in maniera più veloce ed efficace la soluzione. Lo ha sostenuto ben il 90% dei partecipanti al sondaggio di Tuttoscuola.

Studiare il movimento di un pendolo, misurare la curva creata dal getto d’acqua di una fontana, prevedere la riuscita di un tiro a canestro, sono operazioni complesse, eseguibili con una regressione quadratica, dove più che il calcolo in sé conta la comprensione dei concetti che sono alla base.

Mentre per i problemi di matematica pura non c’è necessariamente bisogno di computer, per le applicazioni e le simulazioni, invece, carta e penna o una semplice calcolatrice tascabile non sono sufficienti.

Una calcolatrice con display grafico può offrire un aiuto visivo inspirando la fantasia degli studenti. Inoltre, occorrono solo pochi secondi per esaminare un grafico, o per passare da un formato di rappresentazione ad un altro, ad esempio, dalle tavole, alla raffigurazione algebrica o alla finestra geometrica. Questo aiuta gli studenti più deboli a capire meglio un concetto e offre la possibilità a quelli più dotati di esplorare e approfondire quello che sono “obbligati” a sapere. Meno calcolo e più scoperta.

Per Mauro Cerasoli, presidente dell’Associazione per la Didattica con le Tecnologie, “bisogna rompere il tabù dell’imparare a memoria a fare i calcoli: nessuno sa a memoria i numeri di telefono, eppure tutti telefonano. Usare la calcolatrice per fare calcoli complessi – conclude Cerasoli – è come prendere l’aereo per raggiungere Londra: ogni azione più complessa richiede un mezzo differente e più evoluto, e non ha alcun senso vietarne l’uso”.

D’altronde per sapere utilizzare la calcolatrice è fondamentale avere capacità logiche, in quanto la calcolatrice non contiene di per sé la soluzione dei problemi. Come disse Alan Turing, considerato uno dei padri dell’informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo, è meglio lasciar fare alle macchine ciò che esse fanno meglio di noi, per poterci dedicare a cose più umane.

Ma finché resterà il divieto all’ingresso di calcolatrici grafiche e di qualsiasi strumento elettronico alle prove d’esame, verrà frenata indirettamente la diffusione dell’utilizzo di questi strumenti durante le lezioni.

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