Trattenute ENAM agli ex-direttori didattici – Atto terzo

Dopo i nostri servizi sulla ritenuta ENAM ai dirigenti scolastici ex-direttori didattici (vedi TuttoscuolaNEWS nn. 42 e 44) nei quali abbiamo dato informazione delle iniziative individuali di ex-direttori didattici che chiedevano la sospensione del contributo obbligatorio e, in risposta, la precisazione fatta a Tuttoscuola dall’ENAM che documentava invece la legittimità della ritenuta (0,80% sullo stipendio) sulla base di un parere del Consiglio di Stato, il problema si riaccende a seguito di un intervento del giurista Giuseppe Pennisi.
Il giurista, commentando la situazione del contrastato obbligo della contribuzione ENAM a carico dei dirigenti scolastici provenienti dalla scuola elementare, esprime anche alcune considerazioni sul parere del Consiglio di Stato, affermando, tra l’altro, che esso “in sostanza, non ha sciolto il dubbio e, soprattutto, non ha risolto il problema di quei direttori didattici ormai dirigenti scolastici che non riconoscono la legittimità dell’obbligo della contribuzione, riferito ad una situazione giuridicamente superata…”.
Altra considerazione negativa, segnalataci da molti lettori, è quella che – a fronte di una contribuzione per gli ex-direttori didattici più onerosa che per gli insegnanti – vi è di fatto una sostanziale negazione delle provvidenze assistenziali e mutualistiche a loro favore, a causa del criterio prevalente di graduare le richieste in base alla condizione reddituale (oggettivamente più favorevole di quella degli insegnanti, che avendo così la precedenza, farebbero sempre “il pieno” delle provvidenze disponibili, lasciando a secco i direttori didattici).