Trattenuta Enam: un ricorso pilota per eliminarla

Un ricorso pilota contro l’obbligatorietà della trattenuta Enam. Anche in questo caso viene scelta la via giudiziaria, anziché quella tradizionale della contrattazione, per affrontare un problema di natura sindacale.

A promuovere il ricorso è la Gilda di Trieste, e l’obiettivo è quello di ottenere l’abolizione di “un balzello iniquo”, come lo definisce il sindacato, che grava sugli stipendi dei docenti delle scuole elementari e dell’infanzia.

Il ricorso è stato presentato a Trieste, ma si tratta di un “ricorso pilota”, come chiarisce il coordinatore nazionale Rino Di Meglio, che “in caso si esito positivo potrà essere esteso a livello nazionale”.

La somma prelevata dalla busta paga è dell’1% sull’80% dello stipendio, per un totale annuo di circa 200 euro. Nonostante la soppressione dell’Enam, la trattenuta non è stata cancellata, ma trasferita all’Inpdap, e da quest’ultimo ente, a sua volta soppresso, all’Inps.

Secondo la Gilda “le forme di assistenza offerte dall’Enam non si sono mai adeguate alla mutata realtà storica e sociale del Paese e, quindi, non hanno garantito alcun vantaggio sostanziale agli insegnanti”. Perciò, soppresso l’ente, a maggior ragione anche la trattenuta va eliminata. Anche per via giudiziaria.