A vent’anni dalla tragedia di San Giuliano il 46% delle scuole sono prive di collaudo statico
Vent’anni fa una scossa di terremoto provocava il collasso della scuola primaria di San Giuliano di Puglia in Molise, determinandone il crollo completo con la morte di 27 alunni e di una maestra. Rimasero intrappolati anche 8 insegnanti, 2 bidelli e 58 alunni. Molti sopravvissuti riportarono gravi ferite. Soltanto quell’edificio era crollato, mentre tutto intorno le case avevano resistito alla scossa tellurica, segno evidente che non erano stati messi in atto controlli e interventi necessari per assicurare sicurezza alla struttura e alle persone. Per quel crollo sono stati condannati i responsabili che avrebbero dovuto verificare e assicurare la tenuta della struttura con opportuno collaudo statico.
Nel giorno della commemorazione, il 31 ottobre 2022, Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, ha dichiarato “Dopo vent’anni è stato fatto qualche passo avanti in tema di sicurezza delle scuole, ma c’è ancora molto, moltissimo da fare. Io credo che, se vogliamo rendere giustizia a questi eventi, a queste tragedie, dobbiamo impegnarci ognuno ad ogni livello: dal cittadino alla politica alla parte tecnica perché ancora la sicurezza delle scuole deve fare un passo importante“.
“Dobbiamo ancora investire tanto – ha proseguito Curcio – Siamo in un momento di finanziaria e bilancio, io credo sia un segnale importante aumentare i fondi all’edilizia scolastica, alla messa in sicurezza, all’adeguamento e miglioramento sismico e non solo“.
Dalle norme in materia si evince che il collaudo statico si esegue obbligatoriamente per tutte le opere di nuova costruzione, a prescindere dal tipo di manufatto o dai materiali utilizzati. Per quanto riguarda le opere già esistentiinvece, è necessario eseguirlo quando si compiono interventi di adeguamento e miglioramento sismico. Non è obbligatorio invece per piccoli interventi o riparazioni.
La scuola di San Giuliano rientrava con tutta probabilità nella fattispecie dell’obbligo del collaudo statico esteso alle opere già esistenti, in quanto nei mesi precedenti il crollo era stata interessata a diversi adattamenti strutturali.
Ma qual è la situazione degli oltre 40mila edifici scolastici in ordine alla certificazione del collaudo statico? Ce lo dice il Portale dati del Ministero dell’Istruzione per l’edilizia scolastica relativi all’anno scolastico 2021-22.
Sono 21.524, pari al 53,7% dei 40.079 edifici scolastici quelli che possiedono la certificazione del collaudo statico. Il 46,3% (cioè 18.555 edifici scolastici) non dichiara il possesso della certificazione.
Sono un po’ più virtuosi i Comuni, perché il 55% degli edifici di scuole dell’infanzia e del primo ciclo (affidati per legge alla loro gestione) ne sono provvisti, mentre soltanto il 47,8% degli edifici scolastici che ospitano istituti superiori (affidati alla gestione delle Province) possiedono tale certificazione.
È pur vero che l’obbligo del collaudo statico vale solo per le nuove costruzioni e per quelle che hanno provveduto agli adeguamenti strutturali, ma, pensando alla scuola di San Giuliano, quei 18.555 edifici senza collaudo statico – per i quali si spera non vi siano state modifiche strutturali – sono davvero sicuri? In quali territori la certificazione del collaudo statico è presente o manca?
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