Torna l’idea di bandire i concorsi prima del TFA?

Nel corso di un incontro con i sindacati scuola al Miur si è parlato nei giorni scorsi di importanti problemi della scuola, tra cui quello del reclutamento.

Come ha riferito la Uil-scuola sul proprio sito (www.uilscuola.it) “l’amministrazione ha preliminarmente comunicato l’intenzione del Ministro di affrontare le problematiche del reclutamento attraverso l’indizione di nuovi concorsi. Su questi aspetti è in corso un approfondimento tecnico-giuridico per individuare lo strumento più idoneo a garantire trasparenza nelle procedure e rapidità dei tempi di attuazione”. La notizia non avrebbe nulla di interessante se non fosse recentissima, relativa infatti al 12 aprile scorso.

Mesi fa l’indizione di nuovi concorsi venne annunciata dal ministro Profumo che la confermò successivamente – in termini non troppo puntuali – nel corso di un question time alle Camere. Poi l’idea del concorso è andata sfumando per lasciare posto alla notizia dei corsi dei TFA, previsti a partire dal prossimo giugno con la selezione nazionale.

Il sottosegretario Ugolini circa un mese fa, a proposito di reclutamento, è stata molto chiara: concorso sì, ma dopo la conclusione dei TFA, cioè tra un anno e più.

Questo accadeva un mese fa, ma ora, dopo l’incontro con i sindacati, tutto sembra essere tornato al punto di partenza e la certezza sui TFA di prossima attuazione sembra sfarinarsi per lasciare posto all’iniziale idea dei concorsi da bandire subito.

Vuoi scommettere che i problemi connessi con l’organizzazione dei TFA, a cominciare dalle prove di selezione che potrebbero vedere la partecipazione di 150-200 mila persone, sta inducendo il Miur a rivedere l’intera procedura selettiva e fors’anche gli stessi corsi TFA, almeno per l’immediato?