Tirocini Formativi Attivi, l’illusione è costosa

Sono stati pubblicati e sono in corso di pubblicazione sui vari siti delle università che li organizzano, i bandi di concorso relativi ai primi TFA (Tirocini formativi attivi). Contemporaneamente, sui siti, sui blog, e le comunità di chi vuole diventare insegnante si moltiplicano considerazioni sugli alti costi di frequenza dei tirocini.

Di seguito, si riporta una delle tabelle più citate tra chi vuole fare il docente, da cui si desume che i costi dei corsi oscillano tra i 2.200 euro di Bergamo, Firenze, Siena, Pisa, e gli oltre 3.000 euro de L’Aquila e Perugia, cui va aggiunta una quota compresa tra i 100 e i 150 euro per sostenere le selezioni (chi invece cerca i singoli bandi, può trovare un utile prospetto riepilogativo qui).

Università

costo iscrizione

costo partecipazione TFA

Università Chieti- Pescara

100 euro

2.577,47 euro (77.47 euro tassa regionale)

Università dell’Aquila

130 euro

3.077,47 euro(77,47 euro tassa regionale)

Università della Basilicata

100 euro

2.514.62 euro (+14.62 euro)

Unical

100 euro

2.300 euro

Univ. Magna Graecia (CZ)

150 euro

3.000 euro

Univ. Napoli Federico II

100 euro

da definire

Univ. Napoli Parthenope

100 euro

2.562 euro (62 euro tassa regionale +14,62 bollo)

Univ. Napoli L’Orientale

100 euro

2.562 euro (62euro tassa regionale)

Università di Bologna

100 euro

2.500 (due rate) o 2.392 (rata singola)

Università di Ferrara

100 euro

2.500 euro

Modena – Reggio Emilia

100 euro

2.514,62 euro

Università di Parma

100 euro

2.500 euro

Università di Trieste

120 euro

2.625 euro (77.47 euro tassa regionale)

Università di Udine

120 euro

2.625 euro (77.47 euro tassa regionale)

Università di Cassino

100 euro

2.500 euro (+14.62)

Roma Europea

150 euro

da definire

Foro Italico -Roma

100 euro

2.500 euro

La Sapienza – Roma

120 euro

2.500 euro (+14.62 euro)

Tor Vergata -Roma

100 euro

2.500 euro

RomaTre

100 euro

2.500 euro

San Pio V – Roma

100 euro

2.500 euro

Roma LUMSA

100 euro

2.500 euro

Università della Tuscia

100  euro

2.500 euro

Università di Genova

100 euro

3.000 euro

Università di Bergamo

150 euro

2.100 euro (100 euro tassa regionale)

Univ.Brescia Cattolica

100 euro

2.600 euro

Università di Milano

100 euro

2.500 euro

Milano Bicocca

100 euro

2.500 euro

Politecnico – Milano

125 euro

3.000 euro

Cattolica -Milano

100 euro

2.600 euro

Università di Pavia

100 euro

2.711.52 euro

Università di Camerino

150 euro

2.500 euro (103 euro tassa regionale)

Università di Macerata

150 euro

2.500 euro (103 euro tassa regionale)

Università di Urbino

150 euro

2.500 euro

Università del Molise

100 euro

2.570 euro (70 euro tassa regionale)

Università di Torino

120 euro

2.625 euro (bollo, CUS e SIAE)

Politecnico di Torino

120 euro

2.650 euro

Università di Bari

100 euro

2.500 euro

Politecnico di Bari

100 euro

2.500 euro

Università di Foggia

100 euro

2.577,47 euro (77,47 euro tassa regionale)

Università del Salento

100 euro

2.500 euro

Università di Cagliari

120 euro

2.500 euro

Università di Sassari

120 euro

2.500 euro

Università di Catania

100 euro

2.600 euro

Università Enna Kore

100 euro

2.600 euro

Università di Messina

100 euro

2.600 euro

Università di Palermo

100 euro

2.600 euro

Università di Firenze

100 euro

2.200 euro

Università di Pisa

100 euro

2.200 euro

Università di Siena

100 euro

2.200 euro

Univ. Siena Stranieri

100 euro

2.200 euro

Università di Trento

50 euro

3.000 euro

Università di Perugia

100 euro

3.077.47 euro (77,47 tassa regionale)

Università di Padova

100 euro

2.609 euro

Università Cà Foscari

100 euro

2.623,62 euro

Università di Verona

100 euro

2.623,62 euro

Inutile dire che i costi appaiono davvero considerevoli, e nei bandi non sono previste riduzioni o esenzioni per classi meno abbienti, e in molti casi è richiesto il pagamento della quota di iscrizione in soluzione unica.

D’altra parte, le università lamentano l’assenza di finanziamenti ai corsi da parte del Ministero: “Non rientrando (i corsi) nella normale attività istituzionale delle università, finanziata tramite il fondo di finanziamento ordinario del Miur, il loro costo è a carico degli atenei e quindi degli utenti” (fonte: Tempi.it).

L’impressione è che però le università non abbiano molto di che lamentarsi. A breve, arriveranno per loro le quote di iscrizione di circa 20.000mila aspiranti docenti (per una somma stimata di oltre 50milioni di euro di entrate), ai quali si è aggiunta l’imprevista sorpresa, annunciata dal ministro Profumo, dei ‘fuori quota’ (ossia decine di migliaia di potenziali nuove iscrizioni, con i relativi introiti).

Il tutto non per un posto da insegnante, ma per l’illusione di un posto.