Tfr annullato. No ai rimborsi e sì alla ritenuta del 2,50%

Lo prevederebbe un decreto legge del Governo

Con un tratto di penna il Governo ha cancellato la norma (comma 10, art. 12 del decreto legge 78/2010) che aveva introdotto dal 1° gennaio 2011 il Tfr per i dipendenti pubblici.

È questa l’anticipazione di Italia Oggi che, in un servizio di Nicola Mondelli, riferisce dei contenuti di un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri la settimana scorsa che riguarda proprio quella che fino a poco tempo fa si chiamava indennità di buonuscita (Tfs).

Nessuna modifica della norma, dunque, ma la sua abrogazione.

In questo modo, secondo quanto riferisce il servizio, tutto ritorna alla situazione del 2010, prima del Tfr. Conseguentemente la ritenuta del 2,50% sull’80% dello stipendio che recentemente la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima viene confermata e legittimata.

Non ci sarà, quindi, nessun rimborso e la ritenuta, legittimata dal decreto legge, continuerà ad essere applicata, come avveniva prima e lo è stata in questi due anni.

Se, come tutto fa pensare, l’anticipazione del quotidiano verrà confermata nel testo definitivo del decreto legge, la prospettiva del rimborso e della cancellazione della ritenuta svanirà, con una comprensibile delusione dei dipendenti pubblici, compreso il personale della scuola statale.