Test Invalsi 2014/2. Un’Italia divisa in due

Dalla presentazione dei dati Invalsi di rilevazione degli apprendimenti per l’anno scolastico 2013-14 emerge, ancora una volta, una divisione, se pur un po’ attenuata rispetto al passato, tra l’Italia del Centro-Nord e quella meridionale. Poiché i dati sono campionari e, tutto sommato, hanno avuto un contenuto cheating (distorsione per interventi esterni), si può ritenere che quanto emerso dalle 6.610 classi campione sia sostanzialmente affidabile e veritiero.

Dal rapporto pubblicato dall’Invalsi è possibile registrare per ogni regione o provincia autonoma il punteggio medio conseguito in italiano e matematica per le seconde e quinte classi della scuola primaria, per le terze della secondaria di I grado e per le seconde della secondaria di II grado.

Si tratta di 168 prestazioni medie rilevate: otto per ciascuna regione/provincia autonoma.

Poiché le medie nazionali per ciascun report sono state riportate a 200 punti, abbiamo provato a calcolare quanti risultati regionali si sono situati sopra o sotto tale media.

Abbiamo, quindi, rilevato che soltanto Piemonte, Umbria e Marche hanno sempre conseguito in tutti gli otto report (dalla seconda della primaria alla seconda delle superiori per italiano e matematica) una prestazione complessiva sopra la media nazionale.

Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna sono scese sotto la media nazionale una sola volta su otto; Valle d’Aosta, provincia di Bolzano, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Lombardia solo due volte.

Praticamente tutto il Centro-Nord ha conseguito risultati più che soddisfacenti. 

Campania e Sicilia sono sempre rimaste sotto la media nazionale in tutti gli otto report.

Le altre regioni meridionali hanno raggiunto o superato la media nazionale in pochi casi ciascuna.

Per capire meglio la portata di questo divario abbiamo operato un’altra comparazione: quante prestazioni sopra o sotto la media per ogni area territoriale?

Nel Nord Ovest 26 sopra la media su 32: 81,25%. Nel Nord Est 31 su 40: 77,50%. Al Centro 27 su 32: 84,38%. Nelle regioni del Sud 16 prestazioni sopra la media su 48 complessive: 33,33%.

Infine nelle Isole 2 su 16: 12,50%.

Il divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno parla anche con questi dati.