Tecnici e professionali insieme hanno la più alta dispersione

Obiettivo della nuova area tecnico professionale è anche quello di ridurre la pesante dispersione che colpisce attualmente i professionali (in primis) e i tecnici. Quasi il 40% dei ragazzi che si iscrivono al primo anno non arrivano in quinta.
Nei professionali una parte si ferma dopo aver ottenuto la qualifica al terzo anno, ma si tratta di una parte contenuta di quella popolazione scolastica.

Quest’anno sono iscritti al quinto anno dei tecnici e dei professionali 227.312 ragazzi; ma cinque anni fa, nel 2002, erano partiti in 376.900: i dispersi (per abbandono o ripetenza) sono stati dunque 148.588, pari al 39,7%.

Negli anni passati non era andato diversamente: l’anno scorso risultava disperso il 39,9%, nel 2004-05 il 38,7%. L’anno peggiore c’è stato per i ragazzi delle quinte del 1999-00 (se ne era disperso il 40,4%); l’anno d’oro (si fa per dire) è stato invece il 2002-03 perché quell’anno in quinta mancava all’appello “solo” il 34,6%, cioè uno su tre ragazzi che cinque anni prima frequentavano la prima.

Per capire meglio il peso di questa dispersione specifica dei professionali e dei tecnici, bisogna dare un’occhiata in casa d’altri, cioè nei licei, istituti magistrate e artistici.
Qui complessivamente quest’anno risulta disperso il 22,5%, cioè 17 punti meno dei professionali-tecnici. L’anno scorso la dispersione era stata ancora più contenuta: 21,5%, cioè 18,4 punti meno dei professionali e tecnici.

Nel 1999 la differenza di dispersione tra licei da una parte e tecnici-professionali dall’altra era stata più contenuta: meno di 10 punti. Ma proprio da quell’anno, mentre la dispersione nei tecnici-professionali ha avuto una minima flessione con tendenza alla stabilità, nei licei invece è andata gradualmente decrescendo. E la forbice tra gli uni e gli altri è quasi raddoppiata.