Tar Lazio: sì alla cancellazione del punteggio di montagna

Il Tar Lazio ha rigettato alcune istanze cautelari, prodotte da gruppi di docenti precari, che lamentavano l’illegittimità della cancellazione dalle graduatorie di tutto il punteggio di montagna dal 2003.
I giudici amministrativi hanno ritenuto inesistenti i presupposti per l’accoglimento dei ricorsi.

A questo punto tutto è rimandato alle decisioni di merito. Che si preannunciano scontate.
Sono molto rari, infatti, i casi in cui il Tar dopo avere rigettato le sospensive si pronuncia, nel merito, a favore dei ricorrenti.

E’ ragionevole ritenere, dunque, che le graduatorie a esaurimento passeranno indenni dal vaglio dei giudici del Tar. E il raddoppio del punteggio di montagna rimarrà solo un ricordo. Un brutto ricordo, che ha costretto migliaia di docenti precari ad accettare sedi disagiate nella speranza, poi rivelatasi vana, che questi servizi sarebbero stati valutati il doppio rispetto a quelli non di montagna.