Studenti presentano proposte per una scuola migliore alla ministra Fedeli: arriva ‘Chi se ne frega della scuola’

Gite, esami, rapporto professori-alunni, programmi scolastici, tecnologia, orientamento, preparazione al mondo del lavoro. Questi i temi al centro di “Chi se ne frega della scuola”, il volume di Skuola.net presentato nella serata dello scorso 20 settembre al liceo Newton di Roma e che guarda la scuola dal punto di vista degli studenti. Presente all’evento la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

Per la presentazione di Chi se ne frega della scuola, è stata ricreata una sorta di “classe alla rovescia” dove in cattedra erano seduti gli studenti: è stata proprio la loro voce a elencare le proposte principali per una scuola “a misura di ragazzo”, formativa a tutto tondo, che non dimentichi di guidare ogni giovane che – tra difficoltà e speranze – si affaccia all’età adulta. A partire da una “pagella” che esamina le attuali condizioni della scuola, sintesi delle opinioni di migliaia di studenti raccolte da Skuola.net, si è arrivati al vero e proprio manifesto: venti proposte votate da circa 37mila studenti sono state presentate alle istituzioni, nella persona della ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli. Tra le idee avanzate dai ragazzi, quella di inserire l’educazione all’affettività e alla sessualità come materia obbligatoria nelle scuole e quella fare in modo che le attività di Alternanza Scuola Lavoro siano sempre di qualità e attinenti al percorso di studi degli studenti.

Riguardo all’educazione alla sessualità e all’affettività, la Ministra ha dichiarato che “È un argomento molto serio“, ma inserirla come materia obbligatoria nelle scuole italiane “non è un tema all’ordine del giorno“. Per Fedeli si tratta di “una cosa complessa nel dibattito tra insegnanti, scuola e famiglia: su questo non ci sono uguali opinioni. Nell’offerta formativa molte di queste esperienze, con un rapporto verso i genitori informato davvero, stanno già avvenendo“, ma “altra cosa è l’esperienza inglese o di qualche altro Paese, dove cominciano a immettere l’obbligo: l’obbligo non è un tema all’ordine del giorno, ma è un tema molto serio“, ha detto. “È un tema molto serio e profondo, a partire dagli adulti andrebbe discusso: quando si dice educazione all’affettività si dice educazione al rispetto della persona, in questo senso faremo questa educazione al rispetto perchè comprende anche quello“, ha spiegato la Ministra aggiungendo poi un invito molto particolare rivolto alle ragazze: “Alla fine di una storia non andate mai all’ultimo appuntamento“.

Riguardo invece il tema dell’Alternanza Scuola Lavoro: “Non possiamo fallire – ha ribadito Fedeli -, sarebbe come tornare indietro. Non voglio che si continui a pensare all’Alternanza come una forma di apprendistato. Quest’ultimo è un rapporto di lavoro che presenta anche una formazione, mentre l’Alternanza è un’innovazione didattica di un processo formativo. A breve firmerò un accordo con il Ministero del Lavoro per garantire la qualità dei tutor. A dicembre tireremo le somme su questo processo di formazione, perché la qualità è di primaria importanza e deve esserci una responsabilità pubblica di tutti, ognuno per il proprio mestiere“.

Esorto – ha concluso la Ministra – tutti gli insegnanti e i presidi a considerare l’Alternanza Scuola Lavoro un percorso di formazione interno e non qualcosa di estraneo alla scuola“.

Sei alla ricerca di soluzioni di alternanza scuola – lavoro in grado di semplificarti la vita? Scopri quelle che ti offre TuttoAlternanza.it

Iscriviti a TuttoscuolaNEWS, la newsletter di Tuttoscuola, è gratis!
Ogni settimana ti aggiorneremo su tutte le novità relative al mondo della scuola e dell’educazione. Basta inserire il tuo indirizzo mail nel riquadro azzurro che si trova a destra in home page. Sarai sempre tempestivamente informato sulle iniziative di Tuttoscuola!