“Da questo momento – fanno sapere i ragazzi – la scuola sarà la nostra casa e ce ne prenderemo cura in quanto tale”, facendo anche riferimento all’occupazione del liceo Severi Correnti, finita con gravi danni alle strutture che hanno costretto a interrompere le lezioni per venti giorni. E promettono di sensibilizzare “tutti i nostri compagni e compagne a prendersi cura degli spazi in cui viviamo”.
“Accolgo con soddisfazione il fatto che gli studenti del collettivo del Virgilio di Milano si siano dati delle regole per la loro occupazione – ha fatto sapere il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara in una nota -, partendo dal presupposto che la scuola è patrimonio innanzitutto degli stessi studenti, che deve essere rispettata e tutelata contro i vandali, riaffermando il principio che ‘chi rompe paga’. Parlare chiaro con i ragazzi è giusto, il mio duro intervento dopo la devastazione al liceo Severi di Milano è evidentemente servito. Spiace che alcuni adulti invece abbiano confuso il diritto di protestare con quello di devastare. Due cose molto diverse per ogni persona di buon senso”.
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